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Vita Ciociara pagina 20
Fiori di campo
Racconto breve di Rosalba Di Vona
Elena aveva avuto una giornata
frenetica. Esausta, si mise a letto
sperando che, con la stanchezza
accumulata, sarebbe riuscita a
dormire. Per precauzione prese un
sonnifero, suo compagno ormai da
tempo, nonostante il medico le
avesse consigliato di cambiare
molecola.
La casa era in disordine; Pasqua-
lina, la sua domestica, era in ferie
e lei doveva occuparsi di tutto.
Quando il campanello suonò, si
alzò dal letto con un cerchio alla
testa, sperando che non fosse una
delle sue cognate, sempre pronte
a criticare. Si guardò intorno, te- medico riguardo le gocce... Ma la cosa per terra. Era il famoso bi-
mendo il loro giudizio, sapendo confusione degli impegni le riem- glietto, scomparso nella confu-
che non avevano mai accettato la piva la mente. La curiosità e il mi- sione della mattinata. Lo raccolse
sua indipendenza e intrapren- stero dei fiori ricevuti continuavano e lesse il misterioso messaggio,
denza. a turbare i suoi pensieri, rendendo un enigma che la intrigava ancora
quella mattina ancor più enigma- di più.
Con gli occhi gonfi e accaldata, tica.
Elena si avvicinò alla porta. Dal fi- Elena prese il biglietto e lesse il
nestrone filtrava già una luce calda Assonnata e nervosa, non aveva misterioso messaggio: "Un incon-
e vide un ragazzo oltre il cancello notato il biglietto che accompa- tro inaspettato può portare a
con un fascio di fiori. Si ravviò i ca- gnava i fiori. Continuava a girarsi nuove opportunità. Cerca al parco
pelli, strofinò gli occhi con le sue nel letto in cerca di un po' di alle dieci."
dita affusolate, e schiarì la voce, sonno, ma senza successo. De-
resa roca dalle troppe sigarette. cise di alzarsi e controllare di L'enigma la lasciò perplessa, ma
nuovo i fiori, ma del biglietto non la sua curiosità crebbe. Era una
“Chi è?” chiese attraverso il cito- c'era traccia. Le sembrava as- coincidenza o qualcuno sapeva
fono. surdo che qualcuno mandasse dei della sua difficoltà a dormire e le
fiori senza un biglietto. stava offrendo una soluzione? De-
Il ragazzo si presentò, dicendo di cise di seguire il suggerimento e di
avere una consegna per lei. Elena, La stanza e l'ingresso erano an- andare al parco.
confusa dall'ora, guardò l'orologio cora leggermente illuminati dalla
a muro e si rese conto che erano luce del mattino. Le bastò per ve- Alle dieci in punto, si trovava al
le nove e tredici. Aprì la porta, dere dove metteva i piedi, ma in- parco, ancora con il cerchio alla
prese il portafogli per lasciare una ciampò pesantemente su quel testa e le gambe leggermente tre-
mancia, ma il ragazzo, ringrazian- maledetto tappeto che aveva sem- manti per la mancanza di sonno.
dola, spiegò di non poter accettare pre odiato. "Lo tolgo subito!" Non c'era nessuno in vista, solo i
e se ne andò in fretta. pensò, ma sapeva che era la sua suoni della natura e un leggero
testa tra le nuvole la vera colpe- vento che faceva ondeggiare i fiori
Strano, pensò Elena. Chi le aveva vole. di campo.
mandato quei fiori? Tornò a letto,
cercando di ricordare le parole del Cercando di rialzarsi, notò qual- Si sedette su una panchina, os-