Page 24 - Gennaio-2025
P. 24

Vita Ciociara                                                                                        pagina 24

                              Il disastro del Vajont




                                                                                di Fernando Riccardi






















































       Quella sera d’inizio autunno, a  ficiale del Vajont. La qualcosa pro-       Vajont, ai fini della produzione di
       Longarone, piccolo ma grazioso  vocò una gigantesca onda d’ac-              energia elettrica, erano iniziati nel
       comune del bellunese, adagiato  qua alta più di 200 metri che,  1957 ad opera della Sade (Società
       nella fertile valle del Piave, gli ap-  oltrepassato il muro di conteni-    Adriatica di Elettricità), che utilizzò
       passionati di calcio erano tutti ra- mento della diga, andò a polveriz-     anche fondi stanziati generosa-
       dunati nei bar davanti alla  zare con la sua veemente forza  mente dal governo. Nel 1959 la
       televisione (erano pochi allora  d’urto tutto ciò che incontrava nella  costruzione dell’invaso era stato
       quelli che si potevano permettere  sua folle corsa. In un battibaleno  ultimato ed era iniziata la delicata
       di avere in casa il piccolo  Longarone fu spazzato via come  operazione di riempimento. Quella
       schermo) per assistere ad una  una canna al vento. Così come  del Vajont, con i suoi 264 metri,
       sfida epica di Coppa dei Campioni:  cessarono di esistere paesi quali  era a quel tempo la diga più alta
       quella tra gli spagnoli del Real Ma- Pirago, Maè, Villanova e Rivalta.  del mondo. Una mirabile opera del
       drid e gli scozzesi del Glasgow  Alla fine si contarono quasi due-          genio ingegneristico italiano am-
       Rangers. Era il 9 ottobre del 1963.  mila vittime. E, tragedia nella tra- mirata in ogni angolo del vecchio
       Alle 22.39, però, la luce improvvi-   gedia, si pianse la morte di 487  continente e non solo. Qualcuno,
       samente si spense: una gigante- bambini. Ma quella del Vajont fu  però, non si era lasciato amma-
       sca frana di 270 milioni di metri  una sciagura davvero imprevedi- liare da cotanta imponenza e, con-
       cubi di roccia, staccatasi dal so- bile? Oppure il disastro si sarebbe  siderata          la    conformazione
       vrastante monte Toc (che in dia-      potuto e dovuto evitare? I lavori  argillosa e non proprio granitica
       letto friulano significa “marcio”)  per la realizzazione di una diga di  del terreno circostante, oggetto di
       crollò nel bacino idroelettrico arti-  sbarramento sul corso del fiume  frequenti frane e smottamenti, rite-
   19   20   21   22   23   24   25   26   27   28   29