Page 13 - Marzo-2021
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Vita Ciociara                                                  pagina  13




       Se da un lato Maiuri poteva prendere
       atto, con indubbia soddisfazione, che
       i trasferimenti da lui disposti il 26
       maggio 1943 delle opere d’arte, dei
       documenti e dei Beni di proprietà sta-
       tale provenienti dalla Biblioteca Na-
       zionale di Napoli, dalla Galleria
       nazionale e dal Museo archeologico,
       erano stati tempestivi e risolutivi ai fini
       della messa in sicurezza e salva-
       guardia dei reperti stessi, dall’altro
       egli fu costretto ad assistere impo-
       tente ai crimini perpetrati dai tedeschi
       in ritirata, che il 30 settembre 1943
       avevano incendiato la villa Monte-
       sano a San Paolo di Belsito, nei
       pressi di Nola, in cui erano state tra-              Soldati tedeschi trasportano una cassa
       sferite dall’Archivio di Stato di Napoli
       ben 866 casse contenenti 50.000 per-
       gamene e 30.000 volumi di docu-
       menti e raccolte uniche, causando
       così la perdita delle più preziose serie
       di atti provenienti dai vari archivi del
       Mezzogiorno d’Italia.
       Si può facilmente immaginare, per-
       tanto, la preoccupazione che gli deri-
       vava da tali notizie, alle quali si
       aggiungevano voci che riportavano il
       particolare interesse nutrito nei con-
       fronti delle opere d’arte (italiane) da
       parte del Maresciallo del Reich Her-
       mann Göring, cui venivano spesso
       recapitati graditi “doni” da parte degli
       uomini della sua divisione. Ma con il       Preparazione di una tela per l’imballaggio ed il trasporto
       fronte che da lì a poco si sarebbe sta-
       bilizzato intorno a Cassino, coinvol-
       gendo entro la linea di resistenza
       l’abbazia benedettina di Montecas-
       sino, all’interno della quale tanti tesori
       erano stati depositati, in quei mesi ter-
       ribili di paure e distruzioni stava per
       avere inizio una incredibile vicenda
       che avrebbe consegnato alla storia i
       nomi di due ufficiali tedeschi cui si
       deve il salvataggio delle innumerevoli
       opere d’arte poste al riparo nel mo-
       nastero, uniche per la cultura e la sto-
       ria della civiltà occidentale.
       Il 14 ottobre 1943 due ufficiali tede-
       schi, il tenente colonnello Julius
       Schlegel ed il capitano medico Maxi-
                                                           L’abate Diamare con il colonnello Schlegel
       milian Becker, si recarono separata-
       mente      presso    l’abbazia    di   quale caposaldo strategico in posi-   avrebbe fornito, per il trasferimento in
       Montecassino e avuto colloquio con     zione dominante su tutta la valle del  luoghi più sicuri dei beni stessi.
       l’abate Gregorio Diamare, lo misero    Rapido e del Liri. Per tali motivi lo  Comprensibile lo sconforto dell’abate
       al corrente del grave pericolo che cor-  esortarono a porre in salvo il Patri-  e dei monaci con i quali lo stesso su-
       reva il monastero, che di lì a poco si   monio culturale ed artistico della
       sarebbe trovato al centro della linea   Badia ponendo a disposizione i mezzi            Continua alla
       di resistenza tedesca, la Gustav,      di trasporto che la loro Divisione             pagina seguente
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