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pagina 29 Vita Ciociara
care precocemente, che aveva la- fine si tornava a casa contenti di padri di famiglia, che quello che
sciato un segno indelebile, un par- aver trascorso un sabato pome- aveva fatto con noi non poteva
roco che era riuscito a fare quello riggio tra amici. I nostri problemi farlo con gli altri giovani. Era
che tanti politici locali non ave- erano i suoi problemi, anche quelli quindi opportuno che la Parroc-
vano fatto. Era riuscito a portare più intimi; per tutti aveva sempre chia fosse affidata ad un sacer-
l’illuminazione pubblica nella con- un sorriso, non da sacerdote, ma dote giovane, che avrebbe
trada, il telefono in molte case, da vero amico. sicuramente dato il meglio di sé
aveva aiutato molti giovani a tro- Una volta entrando in sacrestia, per le nuove generazioni.
vare un impiego o a realizzarsi prima della Santa Messa, trovai Abbiamo continuato a seguirlo
come persona. Don Bruno, con la un altro sacerdote della diocesi anche nell’altra Parrocchia: per
sua umiltà che lo caratterizzava, pronto per celebrare. Chiesi di noi aveva sempre del tempo da
nel giro di poco tempo si era fatto Don Bruno e questi mi rispose: dedicarci, per ascoltarci e dispen-
apprezzare per le sue doti umane “Da oggi sono io il vostro parroco”. sare i suoi saggi consigli.
ancor prima che da sacerdote. Con calma gli risposi: “Don Bruno Don Bruno ha lasciato una traccia
Per noi giovani adolescenti era un per noi non è solo il parroco, è un indelebile nella memoria di tutti
punto fermo, una pietra miliare, un amico, un fratello maggiore.” La noi e in quella della città di Sora.
punto di riferimento, un’ancora di risposta gelò il sacerdote che non Non c’è persona a Sora che non
salvezza. Il sabato pomeriggio lo proferì altro. abbia avuto modo di conoscerlo e
dedicava a noi, ragazzi e ragazze. Quando venimmo a conoscenza di apprezzare le sue qualità di
Dopo una partita di pallavolo da- del suo imminente trasferimento uomo e di sacerdote.
vanti la chiesa, ci ritrovavamo alla Parrocchia di Santa Restituta, Non ci stancheremo mai di ringra-
nella sala parrocchiale a parlare e rimanemmo tutti sconcertati di tale ziarti per quello che ci hai dato,
a discutere del vangelo della do- inaspettato cambiamento di sede. per quello che ci hai insegnato.
menica in modo nuovo. Trovava Ci spiegò, con parole semplici,
parole e metodi innovativi per in- che il suo compito era giunto
segnarci le sacre scritture in ma- quasi al termine, a causa dell’età rocco.pagliaroli@vitaciociara.it
niera semplice, mai gravosa e alla avanzata, che ormai eravamo tutti