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Vita Ciociara pagina 7
zonti inesplorati alla conoscenza
della storia sociale dell’universo
femminile. Scrive la prof.ssa Fio-
renza Taricone, nella sua prefa-
zione, che si era soliti pensare alle
donne contadine in genere, in que-
sto caso ciociare, che sulla testa
traportassero dell’altro: cibi, at-
trezzi da lavoro, panni da lavare,
finanche materiali da ricostru-
zione, come accadde per le donne
del Lazio Meridionale le quali,
dopo la ritirata dei tedeschi e la
conclusione disastrosa della se-
conda guerra mondiale, si accin-
sero a fare ciò che le donne in ogni
parte del mondo hanno sempre
fatto: rimettere insieme i pezzi di
un quotidiano dignitoso. E invece,
Foto 3 - Copertina del libro e gli autori come prosegue la prof.ssa Tari-
aprire un polveroso, vecchio sca- lavorare nei campi accanto ai loro cone nella prefazione: “…sulla loro
tolone ritrovato in soffitta, dal uomini e non avevano altra scelta, robusta persona, le donne ritratte,
quale, giorno dopo giorno, mentre per custodire ed allattare i loro pic- in un portentoso equilibrio, proce-
ricercavamo, vedevamo emergere coli, che portarseli dietro da casa dono tenendo sulla cesta anche il
un mondo antico che evidente- in una specie di culla. (Fig. 4) piccolo figlio/a, anzi in qualche di-
mente conoscevamo poco: storie pinto perfino due”.
di donne e di bambini trasportati in Alla fine del 2021 la ricerca è di- Le ceste dunque come un prolun-
un cesto sulla testa. ventata un saggio, incentrato pro- gamento della fisicità materna,
Riprendendo il titolo di uno dei nu- prio sulla riscoperta di quest’u- una sorta di secondo grembo, in
merosi premi letterari ricevuti di re- sanza, descritta non solo con le cui i bambini dormono, o guardano
cente dal libro di Aldo Cagnacci e parole di molti scrittori coevi, ma un orizzonte più ampio di quello
Mauro Martini “Un cesto di fati- soprattutto attraverso un percorso
cosa maternità’. Quando le iconografico raro, frutto di un lungo Continua alla
donne ciociare trasportavano i figli lavoro, aprendo in tal modo oriz- pagina seguente
sulla testa” (Il Passo di Ceprano
Edizioni, 2021), è proprio il caso di
dire che le parole sono arrivate a
noi dal passato, e non solo queste,
ma anche dipinti, incisioni, disegni,
fotografie di artisti incuriositi e se-
dotti da questa usanza tanto parti-
colare quanto in genere poco nota.
(Fig. 3)
Filo conduttore di quelle qui mo-
strate e delle straordinarie imma-
gini presenti nel libro, è prevalen-
temente “il viaggio” nelle campa-
gne ciociare dell’800, ovvero il tra-
sferimento del nucleo famigliare
dalla casa, dalla propria terra,
verso luoghi dove trovare lavoro, o
anche in occasione di processioni
o per il solo spostamento quoti-
diano delle donne, che dovevano Foto 4 - B.Pinelli, Famiglia ciociara