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Vita Ciociara pagina 12
In cucina secondo la tradizione ciociara
di Rocco Pagliaroli
Lo «Stracotto di pecora»
Gli abitanti delle nostre valli hanno sem- preservarle da eventuali ladrerie. due cipolle tritate;
pre avuto una vocazione contadina non Poiché le abitudini alimentari erano tre coste di sedano, private dei loro fila-
disgiunta, però, da una rilevante attività molto parche, lo stracotto e la grigliata di menti;
di pastorizia. pecora erano tra i pochi eccessi che i prezzemolo tritato;
Questa è sempre stata importantissima nostri lontani antenati si concedevano: g 120 di olio extravergine;
nell’economia della città, tant’è che era quasi fossero stravizi. sale q.b.
ben protetta dalle autorità municipali, Oggi, le stesse offerte sono considerate
che avevano ben presente la rilevanza leccornie da veri intenditori. Preparazione
economica dell’attività e l’importanza E’ un piatto che richiede tempo, pa- Tagliare la carne a pezzi non piccoli
della stessa ai fini del soddisfacimento zienza ed attenzione: ma il risultato fi- come per lo spezzatino.
alimentare. nale ripaga! Approntare una capace pentola con
In una pregevolissima ricerca del dott. Qui di seguito, per il palato dei nostri let- acqua che deve coprire tutta la carne:
Rosa sugli Statuti comunali di Sora nel tori, riportiamo la ricetta con gli ingre- far bollire per almeno un’oretta, schiu-
medio evo si sottolinea l’attenzione che dienti per sei persone: mando spesso per eliminare i grassi che
era riservata alle greggi, tanto che i pa- kg 2 di coscio o, meglio ancora, di lom- si perdono.
stori potevano, sul far della sera, ricove- bata di pecora; In un altro idoneo tegame versare l’olio e
rarle all’interno della mura cittadine per due peperoncini tritati; fare soffritto con le cipolle tritate, il se-
dano spezzettato, il peperoncino ed il
prezzemolo. Quando la cipolla comincia
ad imbiondire, versare questo soffritto
nella pentola contenente la carne di pe-
cora e continuare la cottura su fiamma
dolce, aggiustando di sale.
La carne va cotta per almeno un paio
d’ore e, comunque, sin quando non si
stacca facilmente dall’osso. Attenzione
a non far ritirare troppo la salsa; nel caso
aggiungere un poco d’acqua. (Ho l’ac-
quolina in bocca al solo pensiero di zi-
toni spezzati conditi con la salsa di
questa preparazione!)
Servire caldissimo.
(Tratto dal Libro
«Fantasie gastronomiche sorane»
di Gino Catenacci
Edizione a cura dell’Ass. Politiche Culturali
del comune di Sora)