Page 3 - Marzo-2023
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Vita Ciociara                                                                                       pagina 3



           L’Editoriale




                                                                          di Massimo De Santis



                                                     Il vaso di Pandora.

           Nella mitologia greca il vaso di Pandora rappresenta il leggendario contenitore di tutti i mali che si ri-
           versarono nel mondo dopo la sua apertura. Pandora ricevette il famoso vaso da Zeus, il quale le or-
           dinò di non aprirlo mai. A lei furono offerti, dagli Dei, abilità, grazia, bellezza, astuzia, ingegno e virtù:
           era la perfezione in persona. Tutte queste doti non bastarono, a Pandora, ad arginare la sua curiosità.
           Il vaso fu scoperto con consapevolezza e ne uscirono tutti i mali di questo mondo: la malattia, la paz-
           zia, il dolore, il vizio. Rimase dentro solo la speranza, che non fece in tempo ad uscire perché il vaso
           fu richiuso appena in tempo. Siamo stufi delle guerre! Non si può vivere un’intera esistenza sotto la
           paura di un conflitto (Prima e seconda guerra mondiale, terza guerra mondiale etc.) che da un mo-
           mento all’altro ci toglie la bellezza della vita. La guerra è un affronto alla nostra intelligenza, è un’offesa
           verso Dio e verso l’essere umano. Non uccidere, è l’imperativo del quinto comandamento, non ucci-
           diamoci è l’imperativo delle coscienze umane, defraudate del loro valore più assoluto: la vita. Tutto ciò
           che va verso la pace viene denigrato e distrutto: bisogna combattere, uccidere, annientare, intimorire,
           controllare. Se la cultura è un mezzo per raggiungere la pace, attraverso la conoscenza e l’acquisizione
           della sapienza, bisogna distruggere la cultura! E’ quello che sta avvenendo, in dosi sempre più mas-
           sicce, con l’introduzione dell’uniformità del pensiero. Chi non si uniforma viene screditato, deriso, messo
           alla berlina. Lo abbiamo visto con il covid, dove è stato assolutamente vietato curare o cercare di cu-
           rare, senza il vaccino. I medici dissidenti estromessi dall’albo, umiliati, resi innocui. Si è visto nella
           chiesa, con la scomunica di preti ribelli (tra cui il cardinale Viganò), nei media, con lo sdoganamento
           delle più assurde mostruosità umane, un tempo indice di peccaminosità. Ecco, lo sdoganamento del
           peccato, che non esiste più, non è più tale;  lo scandalo è abrogato, ovvero è rovesciato, è il contrario.
           Siamo tutti uguali in basso, ecco la magra consolazione, e i Dalì, i Leopardi, i Goethe, i Mozart, i Dante,
           gli Omero, i Petrarca, i Verdi, i Picasso, i Donizetti, tutti da ripudiare?  Cosa c’entra il vaso di Pandora
           con tutto questo? C’entra perché c’è un disegno umanoide che sta prendendo forma, dapprima timi-
           damente, ora prepotentemente e pretende di appropriarsi della coscienza di ogni essere umano per do-
           minarla a suo piacimento. Nel vaso di Pandora era rimasta la speranza, ma Zaccaria (14,9) ci dà la
           certezza: “Il Signore sarà re di tutta la terra e ci sarà il Signore soltanto, e soltanto il suo nome.”


                                                                                massimo.desantis@vitaciociata.it
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