Page 11 - Ottobre-2021
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Vita Ciociara                                                   pagina 9


        pranno cogliere l’occasione di ammirare da vicino
        questi preziosi testimoni”.

        Le opere manoscritte e a stampa, che durante tutto
        l’anno sono attentamente custodite nell’Archivio e
        nella Biblioteca di Montecassino, andranno per oltre
        tre mesi ad impreziosire le già ricche teche del
        Museo abbaziale pronto ad accogliere i visitatori fino
        al 31 dicembre.
        Una risposta importante è arrivata anche dal territo-
        rio: molti i rappresentanti del mondo imprenditoriale
        che si sono mostrati disponibili a fornire il loro sup-
        porto e la loro collaborazione per costruire insieme
        una mostra che ha tutte le caratteristiche per essere
        una delle più importanti esposizioni su “Dantedi”
        questo 2021.
        A fare gli onori di casa è stato l’abate Donato Ogliari,
        mentre a dom Mariano è stato affidato il compito di
        illustrare la grandezza dell’evento, articolato intorno
        al manoscritto.
        «Il primo legame tra Dante e Montecassino è il canto
        XXII del Paradiso in cui il poeta parla di San Bene-
        detto. Il secondo, indiretto – ha riferito la professo-
        ressa Giulia Orofino, delegata del rettore
        dell’Università di Cassino alla Cultura – è il primo do-
        cumento in volgare custodito in abbazia. Il primo è








                                                                 legato alla Commedia; l’altro, più ampio, è legato al
                                                                 Placido Capuano conservato a Montecassino».
                                                                 Una fusione, dunque, tra l’abbazia e Dante. Monte-
                                                                 cassino  con la sua storia come custode di cultura

                                                                 linguistica, dal latino al volgare, è il motivo, anche,
                                                                 per cui la mostra è stata inaugurata dall’archivista e
                                                                 bibliotecario di Santa Romana Chiesa Sua eccel-
                                                                 lenza reverendissima il Cardinale José Tolentino de
                                                                 Mendonça.
                                                                 E’ grazie a San Benedetto che i monaci contribui-
                                                                 scono a salvare i testi antichi grazie all’opera pa-
                                                                 ziente, fedele e minuziosa degli amanuensi che
                                                                 riproducevano i manoscritti all’interno dello scripto-
                                                                 rium. Infatti, proprio questo lavoro porta a far cono-
                                                                 scere a tutta l’umanità le opere antiche.
                                                                 Ancora oggi leggiamo l’opera di Dante per il suo
                                                                 messaggio profondo sull’idea di Dio, dell’aldilà  ve-
                                                                 nendo a contatto con una idea di poesia e di lettera-
                                                                 tura diverse da quelle tradizionali. Dante è un uomo
                                                                 con un messaggio. Un poeta che vuole cambiare la
                                                                 realtà della società degli uomini.

                                                                                       giusy.bianchi@vitaciociara.it
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