Page 19 - Febbraio-2025
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       nuanti trattative tra il ministro na-   Il Monastero di Montecassino in una stampa d’epoca
       poletano Medici e il segretario di
       stato vaticano, cardinale Consalvi,
       si giunse ad un accordo, una sorta
       di concordato, in virtù del quale si
       decise di sopprimere alcune dio-
       cesi e di aggregare quelle minori.
       Soltanto in Sicilia si marciò contro-
       corrente e le diocesi, anzi, ven-
       nero aumentate di numero, in
       quanto fu stimato che quelle esi-
       stenti esercitavano la loro giurisdi-
       zione su un territorio troppo ampio.
       Per quel che riguardava invece la
       parte continentale del Regno (al di
       qua del Faro, come era chiamata)
       si stabilì che le diocesi fossero 90,
       comprese le abbazie “nullius”,  Lucibello (1819). E così da tre che  immediate pertinenze. Alla diocesi
       ossia Montecassino, Cava (dei Tir-     erano le diocesi diventarono una  di Sora, Aquino e Pontecorvo pas-
       reni), Montevergine, San Nicola di  sola. E ciò fino a una decina d’anni  sino le 53 parrocchie con i fedeli, il
       Bari e l’arcipretura di Altamura. Il  fa: il 23 ottobre 2014, infatti, con la  clero secolare e religioso, le co-
       monastero cassinese, insomma,  bolla “Contemplationi faventes”,  munità religiose, i seminaristi. La
       nel 1816 conservò la sua dignità  papa Francesco ha dato applica- diocesi di Sora, Aquino e Ponte-
       vescovile, quella che oggi ha  zione al motu proprio di papa  corvo muti il proprio nome in quello
       perso. Ma torniamo alle diocesi  Paolo VI  “Catholica Ecclesia” (23  di Sora, Cassino, Aquino e Ponte-
       della media Valle del Liri. Il 27 giu-  ottobre 1976), che prevedeva la ri- corvo”. E così da quattro che
       gno del 1818, con la bolla “De uti-    duzione del territorio dell’abbazia  erano, le diocesi sono state accor-
       liori”, la diocesi di Aquino, che già  territoriale di Montecassino alla  pate in una sola. La storia si è ri-
       aveva incorporato quella di Ponte-     sola chiesa abbaziale e al mona-      petuta insomma, secondo i
       corvo, veniva unita “aeque princi-     stero, con le immediate perti-        dettami cari al grande filosofo na-
       paliter” a quella di Sora. Nasceva  nenze. In particolare disponeva:  poletano. E questa volta, a diffe-
       così la nuova diocesi di Sora,  “Alla nuova configurazione territo-          renza     di    quanto     accadde
       Aquino e Pontecorvo, la cui giuri-     riale della circoscrizione ecclesia-  nell’Ottocento, San Benedetto non
       sdizione si estendeva a 56 paesi  stica Abbazia territoriale di  è riuscito a fare il miracolo.
       con una popolazione di più di 80  Montecassino appartenga il terri-
       mila abitanti. Naturalmente la cosa  torio su cui sorgono la Chiesa Ab-
       non fu accettata di buon grado. Il  baziale ed il Monastero, con le            fernando.riccardi@vitaciociara.it
       capitolo di Aquino inviò immedia-
       tamente una lunga memoria alla          La cattedrale di Aquino
       Santa Sede, in primis contestando
       l’accorpamento e poi rivendicando
       la titolarità della diocesi al posto di
       Sora. La memoria conteneva un
       lungo excursus storico nel quale,
       accanto all’elencazione dei tanti
       personaggi illustri, si poneva l’ac-
       cento sulla vetustà della diocesi
       aquinate le cui origini si fanno ri-
       salire al V secolo dopo Cristo. Ma
       la protesta non ottenne gli effetti
       sperati e la diocesi tripolare di-
       ventò una realtà che ha resistito
       per tanto tempo. Per la cronaca il
       primo vescovo di Sora, Aquino e
       Pontecorvo fu l’amalfitano Andrea
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