Page 10 - Aprile-Maggio 2023
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Vita Ciociara pagina 10
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Ogni mattone veniva poi passato
alla pressa idraulica e quindi
messo ad asciugare. L’asciuga-
tura era breve (meno di una gior-
nata) perché venivano utilizzati
composti cementizi contenenti
poca acqua. Una volta asciugati, i
mattoni venivano passati, uno alla
volta, alla macchina levigatrice:
quest’operazione era delicata,
perché si rischiava di graffiare il
prodotto.
Ogni lavoratore era tenuto a pro-
durre esattamente 625 mattoni al
giorno: chi finiva prima del tempo
vedeva la sua produzione sottopo-
sta a controllo di qualità. La paga
veniva corrisposta settimanal- Foto nr. 5
mente, ma mai completamente: si patori a mano, che lavoravano a grandi parafanghi) che con 4-5
trattava di anticipi. Poteva succe- cottimo, e i carriolanti seguivano operai raggiungeva la spiaggia di
dere che i lavoratori non riceve- orari diversi. La paga veniva con- notte, veniva caricato di sabbia, e
vano mai il saldo e, a causa delle siderata generalmente sufficiente ripartiva per Falvaterra. Alcuni
precarie condizioni economiche dai lavoratori e raramente si otte- operai dovevano effettuare il viag-
del Paese e di una scarsa co- nevano gratifiche aggiuntive. (foto gio sui parafanghi anteriori per evi-
scienza sindacale, non c’erano 5) tare il ribaltamento all’indietro del
particolari proteste né rinunce al Numerose le testimonianze delle camion nei tratti di salita più forte,
lavoro. La giornata lavorativa era persone che hanno lavorato alla come ad esempio nei dintorni di
di otto ore, da aprile a ottobre, dal mattoniera che hanno raccontato Itri.
lunedì al sabato, perché la dome- anche operazioni di dubbia lega- La produzione era destinata prin-
nica, cosa che allora non avveniva lità riguardante l’approvvigiona- cipalmente alla ricostruzione della
in tutte le altre realtà industriali, gli mento della sabbia di mare città di Cassino. La mattoniera era
operai facevano festa. Solo alcuni necessaria alla produzione del se- di proprietà dei fratelli Ferranti di
erano necessariamente in servi- condo strato di ogni mattone. Tale Frosinone. Le mansioni di direttore
zio, a turno, anche la domenica sabbia proveniva dalla spiaggia di venivano svolte da Augusto De
per preparare gli stampi e accata- Serapo a Gaeta e trasportata con Angelis, un colonnello dell’esercito
stare i mattoni essiccati. Gli stam- un camion (un vecchio Citroën con in pensione. Le attività della mat-
toniera cessarono verso la fine
degli anni ’50 e, grazie al succes-
sivo sviluppo industriale degli anni
’60, aprirono altre realtà industriali
che consentirono occupazioni la-
vorative più qualificate, ambienti e
trattamenti economici assai più
decorosi grazie anche allo svi-
luppo di una coscienza sindacale
dei lavoratori.
Oggi l’edificio della mattoniera non
esiste più e rimane solo nel ricordo
delle persone anziane che vi
hanno lavorato e nella memoria
Abitato di Falvaterra oggi dei loro racconti.