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Vita Ciociara pagina 7
sto impianto termale, abbastanza vincolo archeologico. Le lungag- Campoli avrebbe quindi potuto
avanzato per il periodo storico, gini burocratiche e la cronica man- usufruire di un notevole sito ar-
avrebbe potuto riscaldare anche canza di fondi da parte delle cheologico una volta portato alla
grandi quantità di acqua di molti istituzioni competenti, tennero ce- luce e quindi completamente re-
gradi centigradi, nonostante la late al mondo il prezioso reperto staurato. Sennonchè, durante il
grande capacità termica dell'ac- archeologico per altri lunghi 13 freddo inverno tra il 1996 e il 1997,
qua. Dopo la caduta dell'Impero anni; finchè nel 1988, grazie alla un ignoto balordo, animato da un
Romano d'Occidente, nei succes- sensibilità e alla grande passione incomprensibile follia iconoclasta,
sivi secoli bui del medioevo, la villa per il suo lavoro dell'archeologa pose fine al prezioso sito archeo-
cadde in rovina e venne inghiottita Dott.ssa Giovanna Rita Bellini, il logico. Costui distrusse completa-
dalla folta vegetazione e successi- mosaico fu riscoperto, ed anzi fu mente l'intero mosaico e le
vamente ricoperta da vari strati di portato alla luce anche quello del delicate strutture in laterizio sotto-
terreno. Dopo svariati secoli, sui centro del pavimento o della stanti che costituivano il CALIDA-
resti della villa fu costruito un altro vasca, che rappresentava il sog- RIUM.
edificio di cui attualmente ne ri- getto marino, ovvero i due pesci Dopo circa 2000 anni di storia, l'ot-
mane la struttura diroccata costi- d'acqua dolce. L'eccezionalità del tusità e la barbarie di un "uomo"
tuita da grossi massi di calcare, rinvenimento era data dal fatto che cancellò per sempre i resti di una
pietre angolari ed archi che pos- si trattava di uno dei pochi mosaici delle ville romane più belle di tutto
sono forse costituire anche i resti restituiti dalla zona e per giunta era il comprensorio locale. Mani pie-
della vecchia villa romana, utiliz- un mosaico figurato. Grazie alle tose raccolsero i resti delle antiche
zati a loro volta per costruire il tecniche archeologiche dell'analisi vestigia ridotti a migliaia di pezzi,
nuovo edificio. In epoca moderna comparativa, la studiosa ne deter- e li posero in alcuni scatoloni. At-
la zona venne bonificata e riattata minò l'età approssimativa intorno tualmente, i miseri resti, si pos-
ad oliveto da un privato cittadino. appunto al II° secolo D.C.. Intorno sono ancora ammirare in una tetra
Finchè finalmente nella tarda alla metà degli anni novanta, final- bacheca in vetro situata al 1°
estate del 1975, un olivo dell'oli- mente si resero reperibili i fondi piano del Palazzo Comunale di
veto franò in una buca del terreno per intraprendere una campagna Campoli Appennino.
sottostante e venne alla luce parte scavi sul sito. Si sarebbe dovuto
del meraviglioso mosaico ed in inoltre, sempre per iniziativa della luigi.delproposto@vitaciociara.it
particolare quello con i quadrati e Soprintendenza locale, prelevare
le clessidre del bordo del pavi- alcuni manufatti in laterizio, ossia
mento o della vasca. Informata in argilla cotta, al fine di sottoporli FONTE: Soprintendenza archeologica
della clamorosa scoperta la So- ad un'analisi alla termolumine- per il Lazio. Relazione tecnica Dott.ssa
printendenza alle antichità del scenza che avrebbe stimato con G.R. Bellini.
FOTO: Bernardino Serapiglia
Lazio, questa ordinò la ricopertura margini di errore di soli pochi anni
delle parti venute alla luce e sotto- l'età degli stessi e quindi della villa
pose immediatamente la zona a romana.