Page 15 - Febbraio-2021
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Vita Ciociara                                                   pagina 15




           Cosette di casa nostra



           Racconti ed aneddoti dalla tradizione popolare di Pescosolido

                                                                                  di Ottavio Cicchinellii
             Una vicenda d’altri tempi: Il pastore e l’orso


       Chi, nel passato, uccideva una volpe
       o una faina o un altro animale nocivo,
       se ne andava in giro per il paese a
       mostrare la preda, ricevendo compli-
       menti e regali. Anche Liberato, bo-
       n’ànema!, andò a mostrare la sua
       preda per le strade del paese; ma gli
       costò cara, poiché si trattava di un
       orso e l’orso non si poteva ammaz-
       zare in quanto era stato dichiarato
       protetto. Il fatto era andato così. In un
       assolato mattino estivo Liberato,
       come al solito, aprì la mandra e fece
       uscire il gregge, che si sparse per il
       prato di Sant’Àgnera (1.400 m. d’alti-
       tudine). Le pecore camminavano len-
       tamente brucando l’erba, mentre le
       capre correvano da un cespuglio al-
       l’altro per mangiarne i germogli più te-
       neri,   rizzandosi   sulle   zampe
       posteriori. Il pastore, fucile in spalla e

 i     zaino a tracolla, vigilava; ogni tanto si
       fermava, poi riprendeva a camminare    bili, senza vita. L’orso, caricato sul-  voro in America.
       e “Aùsce! Eh, aùsce!” gridava a qual-  l’asino, venne portato a valle e fatto       Intanto la testa dell’orso, “artistica-
       che bestia che rimaneva indietro o     sfilare lungo il corso principale del  mente preparata”, venne esposta
       s’allontanava troppo dalle altre. I    paese. Tutti lo osservarono, molti si  negli uffici del Parco. Chi entrava, se
       grossi cani bianchi lo seguivano da    complimentarono, più di qualcuno  la trovava davanti, appesa alla pa-
       presso, stancamente. Procedendo        offrì uova, soldi o altro. Ma il solito in-  rete, bella, grossa, maestosa. Ac-
       piano piano, si ritrovarono tutti,     trigante salì le scale del municipio e  canto, su un foglio bianco, tutte le
       gregge, cani e pastore, ai margini     disse: “Cómme! Dìceca gli urze nen  informazioni necessarie: specie del-
       della Selva Ranna. Lì accadde l’im-    se pò accìde i chiglie gli è accìse!”  l’orso, “areale di diffusione”, luogo e
       previsto: il gregge se ne fuggì lon-   Giusto. L’orso da poco era stato di-  data della morte, nome e cognome
       tano,   sparpagliandosi    in   ogni   chiarato protetto e quindi non poteva  dell’uccisore… Nessun accenno, ov-
       direzione; i cani latrarono correndo   essere ucciso. Venne informata l’au-  viamente, ai guai passati dal pastore
       avanti e indietro, mentre un orso vil-  torità competente e la giustizia si mise  per via di quell’orso. Ma si sa: l’orso è
       loso, enorme, se ne rientrava nella    in moto. Indagini, sopralluoghi, inter-  bello, buono, bravo, simpatico, gio-
       macchia trotterellando, con in bocca   rogatori, perizie, testimonianze... Il  cherellone. Anche il lupo, però.
       una capretta che si divincolava e be-  pastore si giustificò dicendo che, sì,  L’uomo invece…
       lava disperatamente. Imbracciare il    egli aveva sparato all’orso; ma non       Liberato rimase segnato dalla vi-
       fucile e fare fuoco fu tutt’uno, per Li-  sapeva che era protetto, poiché nes-  cenda e perciò non amava parlarne.
       berato. L’orso s’arrestò, allentò la   suno glielo aveva detto. E poi lui  Solo se sollecitato da amici, si met-
       presa, barcollò un poco, poi stra-     aveva sparato per riprendersi la ca-  teva a raccontare; ma usava un tono
       mazzò al suolo e cominciò a rotolarsi   pretta... Dove? Quando? Come? Per-   di voce dimesso e distaccato, come
       di qua e di là, urlando e mordendo     ché?... Così, così, così e così… Il  se la cosa riguardasse altri e non lui,
       rami, pietre e terra. Mentre la ca-    processo durò a lungo. Alla fine il pa-  e alla fine ringraziava Dio che non gli
       pretta, con la gola squarciata, giaceva   store venne assolto; ma tra avvocati,  fosse capitato di peggio, “poiché – di-
       più in là sussultando appena, con gli   carte bollate, perizie, viaggi ed altro,  ceva – per la povera gente non esiste
       occhioni scuri rivolti al padrone, come   dovette affrontare un bel po’ di spese.  mai un limite alle disgrazie”.
       a chiedergli aiuto. Dopo un certo      Per pagarle, dovette vendersi un
       tempo le due bestie giacquero immo-    campetto acquistato dopo anni di la-   ottavio.cicchinelli@vitaciociara.it
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