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Vita Ciociara pagina 15
Cosette di casa nostra
Racconti ed aneddoti dalla tradizione popolare di Pescosolido
di Ottavio Cicchinellii
Una vicenda d’altri tempi: Il pastore e l’orso
Chi, nel passato, uccideva una volpe
o una faina o un altro animale nocivo,
se ne andava in giro per il paese a
mostrare la preda, ricevendo compli-
menti e regali. Anche Liberato, bo-
n’ànema!, andò a mostrare la sua
preda per le strade del paese; ma gli
costò cara, poiché si trattava di un
orso e l’orso non si poteva ammaz-
zare in quanto era stato dichiarato
protetto. Il fatto era andato così. In un
assolato mattino estivo Liberato,
come al solito, aprì la mandra e fece
uscire il gregge, che si sparse per il
prato di Sant’Àgnera (1.400 m. d’alti-
tudine). Le pecore camminavano len-
tamente brucando l’erba, mentre le
capre correvano da un cespuglio al-
l’altro per mangiarne i germogli più te-
neri, rizzandosi sulle zampe
posteriori. Il pastore, fucile in spalla e
i zaino a tracolla, vigilava; ogni tanto si
fermava, poi riprendeva a camminare bili, senza vita. L’orso, caricato sul- voro in America.
e “Aùsce! Eh, aùsce!” gridava a qual- l’asino, venne portato a valle e fatto Intanto la testa dell’orso, “artistica-
che bestia che rimaneva indietro o sfilare lungo il corso principale del mente preparata”, venne esposta
s’allontanava troppo dalle altre. I paese. Tutti lo osservarono, molti si negli uffici del Parco. Chi entrava, se
grossi cani bianchi lo seguivano da complimentarono, più di qualcuno la trovava davanti, appesa alla pa-
presso, stancamente. Procedendo offrì uova, soldi o altro. Ma il solito in- rete, bella, grossa, maestosa. Ac-
piano piano, si ritrovarono tutti, trigante salì le scale del municipio e canto, su un foglio bianco, tutte le
gregge, cani e pastore, ai margini disse: “Cómme! Dìceca gli urze nen informazioni necessarie: specie del-
della Selva Ranna. Lì accadde l’im- se pò accìde i chiglie gli è accìse!” l’orso, “areale di diffusione”, luogo e
previsto: il gregge se ne fuggì lon- Giusto. L’orso da poco era stato di- data della morte, nome e cognome
tano, sparpagliandosi in ogni chiarato protetto e quindi non poteva dell’uccisore… Nessun accenno, ov-
direzione; i cani latrarono correndo essere ucciso. Venne informata l’au- viamente, ai guai passati dal pastore
avanti e indietro, mentre un orso vil- torità competente e la giustizia si mise per via di quell’orso. Ma si sa: l’orso è
loso, enorme, se ne rientrava nella in moto. Indagini, sopralluoghi, inter- bello, buono, bravo, simpatico, gio-
macchia trotterellando, con in bocca rogatori, perizie, testimonianze... Il cherellone. Anche il lupo, però.
una capretta che si divincolava e be- pastore si giustificò dicendo che, sì, L’uomo invece…
lava disperatamente. Imbracciare il egli aveva sparato all’orso; ma non Liberato rimase segnato dalla vi-
fucile e fare fuoco fu tutt’uno, per Li- sapeva che era protetto, poiché nes- cenda e perciò non amava parlarne.
berato. L’orso s’arrestò, allentò la suno glielo aveva detto. E poi lui Solo se sollecitato da amici, si met-
presa, barcollò un poco, poi stra- aveva sparato per riprendersi la ca- teva a raccontare; ma usava un tono
mazzò al suolo e cominciò a rotolarsi pretta... Dove? Quando? Come? Per- di voce dimesso e distaccato, come
di qua e di là, urlando e mordendo ché?... Così, così, così e così… Il se la cosa riguardasse altri e non lui,
rami, pietre e terra. Mentre la ca- processo durò a lungo. Alla fine il pa- e alla fine ringraziava Dio che non gli
pretta, con la gola squarciata, giaceva store venne assolto; ma tra avvocati, fosse capitato di peggio, “poiché – di-
più in là sussultando appena, con gli carte bollate, perizie, viaggi ed altro, ceva – per la povera gente non esiste
occhioni scuri rivolti al padrone, come dovette affrontare un bel po’ di spese. mai un limite alle disgrazie”.
a chiedergli aiuto. Dopo un certo Per pagarle, dovette vendersi un
tempo le due bestie giacquero immo- campetto acquistato dopo anni di la- ottavio.cicchinelli@vitaciociara.it