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Vita Ciociara
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Carnevale tra maschera e realtà
di Maria Giuseppina Bianchi
Cosa è il Carnevale e perchè nell'im- chiaro il senso del corteo, della teo- menti) che veniva impiccato e pa-
maginario collettivo esistono, forse ria, della processione, come esote- gava per i peccati di tutti che pote-
da sempre, certe figure oniriche le- rico rito di rigenerazione. vano ricominciare un nuovo anno.
gate alla memoria di questo periodo Le radici del carnevale si ritrovano sia Nel mondo antico il carnevale si avvi-
dell'anno? E che cosa reclama il Car- nella tradizione cattolica, sia nel cina ai festeggiamenti dionisiaci, le
nevale? Soltanto nessuna obbe- mondo greco pagano, ma in entrambi feste in onore del dio del vino che
dienza, nessun lavoro, nessun i casi ci sono degli elementi comuni: sfociavano in orgie. In questo caso la
riposo? E a che cosa rimanda il suo la trasgressione delle regole, la glori- festa portava non ad un rinnova-
riso ? Perfino l'etimologia è confusio- ficazione dell'abbondanza e l'espia- mento spirituali, ma all'inizio dell'anno
naria e ambigua: "carne vale" carne zione attraverso una morte simbolica. agricolo e alla nuova fertilità. Anche
addio, oppure "carne levamen" cioè Per quanto riguarda il mondo catto- le cerimonie in questo caso culmina-
sollievo della carne? O invece "car- lico le prime testimonianze risalgono vano con atti violenti che ne segna-
men levare", l'intonare canti di gioia al Medioevo durante il quale in un pe- vano la fine.
per essersi liberati dalla fatica della riodo collocato tra Epifania e Quare- Ad oggi il significato religioso del car-
schiavitù? O sarebbe il "carrus nava- sima si festeggiava senza freni nevale è sicuramente più sfumato,
lis" dell'esotismo orientale originario dando libero sfogo ai piaceri del probabilmente per la maggiore libertà
della Caldea di 3.000 anni fa, poi tra- corpo nascondendosi dietro a delle di costumi, ma in tutte le epoche il
sfuso nelle saghe vetero-medioevali maschere. Il tutto si concludeva con gesto di indossare una maschera è
del Nord-Est sassone? Così, sic- un processo ad un fantoccio (il rap- stato avvertito come un elemento li-
come allegoria navigante, si avrebbe presentante dei mali e dei festeggia- beratorio.
Del resto, ognuno sceglierà natural-
mente la maschera, senza neppure
averne una chiara coscienza, quella
che meglio gli conviene, cioè quella
che rappresenta quanto è più con-
forme alle sue tendenze, sicché si
potrebbe dire che la maschera, che
si presume nasconda il vero volto
dell’individuo, faccia invece apparire
agli occhi di tutti quello che egli porta
realmente in se stesso, ma che deve
abitualmente dissimulare.
Anche i bambini amano il Carnevale:
travestirsi dal proprio personaggio
preferito è un’emozione forte così
come lo è divertirsi nella creazione
della maschera.
Si tratta di un gioco identitario di cui i
bambini non sono del tutto consape-
voli, soprattutto i più piccoli. Alla
scuola dell’infanzia, per esempio, vi-
vono ancora in un mondo di fantasia
dove è difficile distinguere la diffe-
renza tra se stessi nella quotidianità e
il personaggio rappresentato dalla
maschera. Il gioco dei travestimenti è
tanto amato proprio perché permette
di sperimentarsi in diversi panni. Più
i bambini crescono, più è possibile
rintracciare dei collegamenti tra la
maschera scelta dai bambini e qual-