Page 13 - Febbraio-2021
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Vita Ciociara                                                  pagina  13



         Già dal 1940 il Direttore del Museo
        archeologico nazionale di Napoli, ben
        consapevole di quanto sarebbe av-
        venuto, aveva dato inizio alle opera-
        zioni di salvaguardia di statue, tele,
        pitture e reperti vari, i “frutti più belli”
        provenienti dagli scavi di Pompei ed
        Ercolano, che vennero incassati e
        sepolti sotto sacchi di sabbia. Entro il
        dicembre 1942 si effettuava lo sgom-
        bro quasi totale dei reperti, ma con la
        minaccia di bombardamenti sempre
        più frequenti e devastanti, venne de-
        ciso di trasferire in un “luogo più si-
        curo” parte della collezione che,
        stipata in 60 casse contenenti oggetti
        di arte antica, il 15 giugno 1943 prese
        la via per l’abbazia benedettina di
        Montecassino.
        Gli ultimi reperti, come nel caso della
        collezione di monete, del prezioso          B25 Mitchell  sorvolano il Vesuvio in piena eruzione
        vaso blu scoperto in una tomba a               B25 Mitchell  sorvolano il Vesuvio in piena eruzione
        Pompei e della tazza Farnese, furono
        murati nell’agosto 1943 in una inter-
        capedine delle possenti mura del
        “real museo” partenopeo. Ora la mis-
        sione sembrava compiuta ma Maiuri,
        sempre vigile come il leggendario
        soldato pompeiano, si trovò improv-
        visamente a dover affrontare, oltre la
        guerra, anche un nuovo evento mi-
        naccioso: l’eruzione del Vesuvio, che
        dal 12 agosto 1943 iniziò a fumare
        con sorde esplosioni che raggiunsero
        l’apice nei mesi di febbraio-marzo
        dell’anno successivo.
        Il 18 marzo 1944, infatti, la ricaduta
        delle ceneri provocò il crollo di molti
        tetti delle abitazioni nell’area interes-
        sata dal fenomeno e per questo mo-
        tivo si ebbero 26 vittime, mentre i
        centri posti a ridosso della colata la-
        vica, come Massa di Somma, furono  – Militari americani e popolazione assistono al fenomeno eruttivo
                                                                                    sommersi sotto una coltre bollente di
                                                                                    scorie nere alta circa 10 metri. Pom-
                                                                                    pei colpita da una “gragnuola di po-
                                                                                    mici e di scorie” come avrebbe detto
                                                                                    Maiuri, subì danni sensibili ai quali si
                                                                                    pose rimedio con interventi di salva-
                                                                                    guardia mirati, ma i danni stessi non
                                                                                    furono rapportabili a quelli che inte-
                                                                                    ressarono le strutture militari inglesi
                                                                                    ed americane presenti tra i centri di
                                                                                    Terzigno e Poggiomarino, in partico-
                                                                                    lare un campo di volo sul quale sta-
                                                                                    zionavano 88 bombardieri medi B 25
                                                                                    “Mitchell”, dei quali ben 77 rimasero
                                                                                    seriamente danneggiati.
                                                                                    I veicoli allineati sulla pista, vennero
                                                                                    ricoperti dalla cenere e dai lapilli in


                                                                                               Continua alla

          Il raddrizzamento di un Mitchell ripulito dallo strato di ceneri                   pagina seguente
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