Page 18 - Febbraio-2021
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Vita Ciociara
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          “Ombre di Sera”, poesie di Domenico Ruscetta



                                                                               di  Luigi Cipolla



         L’ultimo appuntamento con la poesia di Domenico Ruscetta, con una raccolta di liriche

        Il tempo della poesia ruscettiana ci regala ancora versi
        palpitanti, versi che accarezzano il cuore, versi che cor-
        rono sui binari di un quotidiano intriso di infinito e di
        eterno. “Ombre di Sera” ci seguono,  ci raggiungono; si
        tratta di ombre di alberi secolari, ombre di luoghi mai di-
        menticati, vissuti che il poeta ciociaro porta sempre den-
        tro di sé.
        La professoressa Nisia Bianchi, nella introduzione, co-
        glie pienamente i tempi dell’anima, si chiede, infatti,
        “Forse a sera le ombre, cupe e silenziose, non restrin-
        gono quasi il battito del cuore fino a non sentirlo più?”
        Siamo alla nostalgia che si dipana nella natura, direbbe
        Leopardi: una natura fatta di stagioni, giorni, mattini, ri-
        svegli.
        In “Poetando” (Sempre poesie) il poeta si confessa; “il
        pensier poetico” diventa poesia dell’amore, invito alla
        fratellanza, alla solidarietà.
        Nato nella terra feconda di Pico, come il grande, famo-
        sissimo, poeta e scrittore Tommaso Landolfi, ci porta il
        suo mondo, la Ciociaria tutta, ma anche i grandi temi
        della vita e della morte: luci ed ombre, rose e spine, odio
        ed amore che caratterizzano l’umano divenire. “l’io e
        Tommaso” ci cattura, “Stesse colline e valli, /stessi sel-














                                                                 ciati ed aliti,/”ci fermiamo su “Resa la tua ricchezza/dagli
                                                                 altrui gesti e sapere/superando ogni modestia,/ or s’im-
                                                                 pone ai più/.
                                                                 Nel nulla culturale che ci tocca di vivere, Domenico Ru-
                                                                 scetta rappresenta quel fantasma poetico che non si la-
                                                                 scia scapigliare nemmeno dal vento pandemico che ci
                                                                 circonda. “Tempo di caritas” (Lode alla carità) ci ricorda
                                                                 con una quartina ben resa “Quel fiume d’amore/osa ir-
                                                                 rorar cuori, con mano tesa,/ verso i meno fortunati/.
                                                                 “Ombre di sera” è un bel testo, una raccolta non solo da
                                                                 leggere, una fatica che fa seguito ai tantissimi prece-
                                                                 denti lavori. Il poeta ripropone emozioni, che colte nello
                                                                 spazio e nel tempo ci fanno amare, sempre più, la vita,
                                                                 gli amici, gli affetti, gli amori: emozioni che il pittore Ser-
                                                                 gio Lombardi di Castro dei Volsci, ha trasformato in fi-
                                                                 gure, in colori che danzano tra ombre, penombre e luci.

                                                                                           luigi.cipolla@vitaciociara.it
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