Page 21 - Maggio-2022
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Vita Ciociara                                                  pagina 21









































       sarmonica – letto matrimoniale  bombonier napolitaine’, minuto e  tico della tradizione partenopea,
       piccolo e basso, mobilio d’epoca  vertiginoso – e si prepara a dodici  della sua peculiare intrinseca con-
       stravagante, luce soffusa, scar-       lunghissime ore di concerto: di-      cettualità: l’appartenenza, quel
       latta, un televisore nell’angolo  ciotto gli artisti in gara (la più gio-    senso di continuità, rivolto, proiet-
       estremo della parete, insolita-        vane ha sedici anni e una fronna  tato verso l’esterno a legittimarsi
       mente lontano. Un’inquietudine mi  accentuatissima, precocemente  radice inestirpabile del patrimonio
       tormenta, un torpore agitato e con-    antica), in duetto con altrettanti  musicale italiano. E non soltanto
       fuso che dal letto mi trascina alla  esponenti della lirica internazio-      italiano.
       finestra, dalla finestra al comodino:  nale (Francesco Malapena ed Erin  «Starrà chiagnenno quacche 'nfa-
       qualcosa mi coinvolge più del do-      Wakeman tra gli altri) nella prima  mità: / canta isso sulo, ma che
       vuto, un veleno, che non mi lascia  parte della kermesse; la seconda,  canta a fà?»: le ultime parole di
       andare. All’ingresso del teatro,  è dedicata agli inediti. Scelta ar-        Voce ‘e notte mi feriscono in petto
       dopo il caffè delle due, la sensa-     dita, forse, per le ragioni discusse  rapide e eterne; sembrano riaffio-
       zione si moltiplica. È un curioso  prima; ma che a ben vedere ri-            rare qualche doloroso atavico vis-
       gioiello grezzo, il Sannazaro – ‘le  specchia, incarna il polo magne-        suto. Mi vòlto, nel buio ordinato
                                                                                    della platea: e non uno, non due,
                                                                                    ma cinque, sei, otto altri spettatori
                                                                                    come me, in quell’istante, li ho visti
                                                                                    piangere – come se nessuno po-
                                                                                    tesse osservarli, come nell’intimità
                                                                                    imperscrutabile delle loro case.
                                                                                    Questo, è universale: riuscire a
                                                                                    convivere con tutto, con il proprio
                                                                                    eterno senso di inadeguatezza,
                                                                                    qui dove la terra finisce nel bacio
                                                                                    selvatico del mare.
                                                                                    Per dovere di cronaca:
                                                                                    1^ classificato: LINO GALIERO
                                                                                    2^ classificato: SILVIA FALANGA
                                                                                    3^ classificato: STEFANIA DONADIO
                                                                                    Premio della Critica: SALLY CANGIANO

                                                                                       alessia.lombardi@vitaciociara.it
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