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pagina 9 Vita Ciociara
correre i sopravvissuti, ad estrarre racche in legno o di casette asismi- terremotate. E se ne andarono tutti,
morti e feriti dalle macerie, a co- che in muratura. Ma qua e là com- giovani e meno giovani. Andarono al
struire baracche e casette asismiche, parvero anche delle bellissime case fronte, a combattere per la Patria.
a puntellare gli edifici pericolanti e a economiche a più piani e con più ap- Per molti non ci fu un ritorno a casa.
demolire quelli irrecuperabili. La partamentini, ciascuno dei quali com- “Chi per la patria muor, vissuto è
macchina dei soccorsi, una volta av- prendeva una cucina, un bagno, una assai” esclamò un tizio (che proba-
viata, funzionava egregiamente. o due camere e perfino un ripostiglio bilmente non aveva una madre o una
Tanto che, dopo appena qualche (le prime a Sora furono costruite a sorella o un fratellino piccolo a cui
mese, ad ogni famiglia fu dato un ri- Vadocavallo e al bivio per Carnello). pensare).
covero, magari piccolo e scomodo Era iniziata la ricostruzione, in-
poiché composto da uno o al mas- somma, e proseguiva alacremente.
simo da due vani, ma quanto mai Ma siccome era iniziata anche la ottavio. cicchinelli@vitaciociara.it
utile per parare in qualche modo il Prima Guerra Mondiale, bisognò in-
freddo e l’umidità. Si trattava di ba- terrompere ogni attività nelle zone
Il sacrificio dei coniugi Beniamino
Terenzio e Leonilde La Posta
A comunicare per primo al mondo di Sora, ha telegrafato a questa dire- compiere il suo dovere». «Nono-
ciò che era accaduto a Sora a se- zione che la città è distrutta e che egli stante l’edificio fosse inagibile, re-
guito del catastrofico terremoto, che è andato a impiantare l’apparato te- cuperò le attrezzature tra le
alcuni minuti prima delle otto del mat- legrafico alla stazione ferroviaria su macerie e riattivò il servizio tele-
tino di mercoledì 13 gennaio 1915 una vettura, con l’unico filo rimasto grafico» con il contributo appunto di
aveva avuto il suo epicentro nella incolume». Antonio Panno e anche di quello
Marsica, era stato un impiegato del In realtà il solerte impiegato, che altri della moglie, Leonilde La Posta. Sta
locale ufficio postale. Lo ricorda «La non era che il «reggente dell’Ufficio di fatto che Panno e Terenzio intui-
Gazzetta del Popolo» di Torino che Postale», si chiamava Antonio rono che nel tragico contesto cau-
scrive: «Giunge notizia da Caserta Panno e, a detta di Elisa Benvenuto, sato dal terremoto, la stazione
che a quella Prefettura è pervenuto prima ancora di dare al mondo la no- ferroviaria di Sora poteva diventare
un telegramma dell’impiegato po- tizia dell’avvenuto sisma, si sarebbe un punto di riferimento. Come in ef-
stale dell’ufficio di Sora nel quale prodigato in alcuni salvataggi. fetti diventò. Non solo. Ma in quel va-
l’impiegato annunzia che la città è Se dobbiamo dirla tutta, però, sarà il gone ferroviario che ospitò «l’ufficio
completamente distrutta ed egli ha caso di precisare che egli non fu solo telegrafico» Beniamino e Leonilde
dovuto trasportare l’ufficio telegrafico in quella iniziativa: affiancò, infatti, vissero anche, con parte della loro
alla stazione ferroviaria, impiantan- Beniamino Terenzio, il quale, scrive numerosa famiglia, fino a quando, in
dolo sopra un vagone».«Il Mattino» invece Achille Lauri, benché fosse quello stesso funesto gennaio del
di Napoli ne cita anche il nome (er- gravemente malato – aveva 64 anni ‘15, non passarono a miglior vita e il
rato): «L’impiegato telegrafico signor - «lasciò il letto per correre al tele- loro ricordo venne testimoniato per
Penne, che trovavasi presso l’ufficio grafo, di cui era capo-ufficio, a molto tempo con una epigrafe posta
nella cripta della cappella di S. Fran-
cesco del cimitero di Sora. Diceva:
«CONIUGI / BENIAMINO TEREN-
ZIO E LEONILDE LA POSTA / 1849-
1915 1860-1915 / II PRIMO
APPENA DOPO IL TERREMOTO
1915 / RIATTIVÒ IN UN VAGONE
FERROVIARIO / IL SERVIZIO TE-
LEGRAFICO PER COMUNICARE IL
DISASTRO AL GOVERNO / E
CHIEDERE PRONTI SOCCORSI
PER LA POPOLAZIONE AFFA-
MATA E FERITA / LA SECONDA IN-
CORAGGIÒ SORRESSE IL
CONSORTE / NEL SUO EROICO
ALTRUISMO / ENTRAMBI MORTI
DI STENTI IN QUEL TRAGICO
GENNAIO».
(da Studi Cassinati, anno 2015, n.3
di Costantino Jadecola)