Page 22 - Marzo-2023
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Vita Ciociara                                                                                      pagina 22




       Petali di Sera, nuovo lavoro di Domenico Ruscetta




                                                                                   di Luigi Cipolla

      Petali di Sera, nuova raccolta di
      Domenico Ruscetta: sentimenti
      nati all’ombra dell’alloro che affio-
      rano come presenze invisibili, te-
      sori preziosi che arrivano quando
      la luce si spegne. La sera coglie il
      poeta con la penna in mano; na-
      scono versi colorati come piume
      d’uccello, leggeri come farfalle ve-
      stite di festa, versi pervasi da
      un’atmosfera di sogno che li rende
      eterni. Tantissime sono le liriche
      scritte di getto, sentimenti che di-
      ventano parole, immagini. Il poeta
      legge nel suo intimo i valori più tali,
      quelli profondi della sua vita e
      della vita in genere. La sua poe-
      tica, pertanto, è sempre garbata,      sera, il pensiero va al Foscolo, di- “Fiuggi ricorda”. Un verseggiare
      sincera e accorata, ricca di suoni     pana il suo mondo, la sua anima.  agile e libero ci porta “Nelle alture
      e colori caratteristici della Ciocia-  In queste 58 liriche, infatti, ritro-  colline,/ Ammantate di verde/ Con
      ria. Il Nostro, a mio avviso, con la   viamo tutti i grandi temi: la natura,  indefiniti profumi/. Infine “Sostare
      forza alfieriana del “volli, sempre    la vita e la morte, l’amore, l’amici-  a Roccamonfina” ci fa sognare
      volli, fortissimamente volli”, cerca   zia, il sacro e il profano, l’esistere e  “Ondulate colline,/ Esposte all’ar-
      di cogliere nelle sue varie sfaccet-   il divenire, pace, guerra e solida- sura estiva,/ Vestite da mantello/
      tature, il divenire dell’essere.       rietà, attualità in generale. Non a  Di secolari alberi/. E qui ci fer-
      Torna in vita, oggi più che mai,       caso, nella lirica “Alla Sera”, si  miamo non senza ricordare
      Eraclito, il filosofo del divenire:    parla delle “durezze della vita”, del  l’amore che il Poeta esprime per il
      Eraclito del tutto scorre, Panta rei.   “primeggiar dell’orgoglio”; il poeta  suo paese “San Giovanni Incarico”
      Non mancano meditazioni sui mi-        si confessa: “Mi nascondo nel  e per il sacro, in particolare “Ma-
      steri del quotidiano, momenti di       tempo/ Invaso dalle tenebre/”. Il  donna della Guardia”. Ci soffer-
      gioia e di dolore.                     dolore per la morte dell’amico  miamo sui primi versi della lirica
      Petali di Sera è l’opera di chi nel    poeta gli detta parole che vanno  intitolata appunto “San Giovanni
      silenzio e nella solitudine della      nel mondo invisibile: “Restano ri- Incarico”: “Immobile nel tempo/,
                                             cordi/ Del caro Rodolfo/”. L’invisi-  All’ombra del colle/, Con la Guar-
                                             bile, ci ricorda il dramma d’una  dia attenta/ Al controllo del
                                             pandemia che non ci lascia liberi.  creato/”. Un sacro che chiama al-
                                             Leggiamo: “Un virus corona/ Che  l’altruismo; in “E’ la carità” tro-
                                             tacitando rosari/ Ammutolisce i po- viamo “Sorriso ed amore/ Nel
                                             poli/”. Ancora in “Morir di covid”,  donare/, Con rispetto/ Al capire ed
                                             colpisce e addolora il verso: “Morir  amare”/.
                                             nella miseria/, Né sguardi, né ca- Concludendo, Petali di Sera è
                                             rezze/”. Ma non si muore solo di  un’opera da leggere, rileggere ed
                                             covid; è arrivata la guerra inaspet-  amare, per i tanti sentimenti tra-
                                             tata. In “Vento di guerra”, Ruscetta  dotti in versi, costruzione ideale
                                             pone l’accento su “Uomini armati,  per riaccendere cuori inariditi, per
                                             /Colmi di coraggio, /Qual difensor  tornare alla speranza, speranza di
                                             di Patria/Contro l’invasore/. Ed ora  giorni migliori per tutti.
                                             con un volo pindarico presentiamo
                                             qualcosa di allegro. Bella la lirica          luigi.cipolla@vitaciociara.it
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