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16 - Vita Ciociara - Gennaio 2018

                  Soranità, l’ultimo lavoro di Gino Catenacci

Libri e... altro  Soranità, l’ultimo lavoro che il poeta, scrit-  gono descritte la quotidianità di Sora, città cara a
                  tore sorano, Gino Catenacci ha dato di re-      molti personaggi illustri. Con parole semplici, rigoro-
                  cente alle stampe.                              samente in vernacolo Gino descrive la “Fèsta ‘e
                  Parlare di Gino Catenacci ci riempe sem-        Sande Ròcche”, quel quartiere cittadino, ove è
                  pre di piacere per chi ama scrivere senza       nato; “Restetùta Uérgene”, racconto della vita della
                  rumore, per chi senza mezzi termini ri-         martire sorana Santa Restituta, patrona della città;
                  porta nei suoi scritti uno spaccato di Sora.    ma anche personaggi cittadini noti e non, come
                  Ormai Gino il “Professore”, come usual-         Mimme La Pelùcca, I Capeànne ‘e zì Petrùcce, In
                  mente viene chiamato dalla gente co-            morte di Riccardo Gulia, quel grande poeta sorano
                  mune, quella gente con cui usa dialogare        che non viene quasi mai convenientemente ricor-
                  e da cui trae ispirazione per i suoi scritti e  dato.
                  le sue poesie, ci ha abituato a preliba-        Ora, cos’ come preannunciato dallo stesso Gino Ca-
                  tezze del genere.                               tenacci, aspettiamo il prossimo lavoro che sta por-
                  “Agli amanti e pazienti lettori offro i versi   tando avanti con l’amico professore Loreto Petrozzi,
                  che seguono nella speranza di accendere         lavoro che sarà certamente superlativo.
                  il fuoco della loro curiosità per svelare
                  parte del mio mondo più intimo e nasco-
                  sto. La coscienza della mia inadegua-
                  tezza poetica non mi ha, sino ad oggi,
                  concesso di farlo. L’età raggiunta, scio-
                  gliendomi da tanti legacci ed inibizioni mi
                  consente, alfine, di offrire parte del risul-
                  tato maturati negli anni, pur se inadeguato
                  alle ambizioni ed alle attese. Mi offro al
                  vostro giudizio, che non vorrà, quindi , es-
                  sere troppo severe critico.” Questa la pre-
                  fazione del libro scritta da Gino Catenacci,
                  che abbiamo voluto riportare integral-
                  mente, per evidenziare la sua inesauribile
                  vena poetica, fatta di cose semplici e quo-
                  tidiane.
                  Dopo il successo del Vocabolario del dia-
                  letto sorano e delle Fantasie gastronomi-
                  che sorane, ecco un’altra chicca che già è
                  stata apprezzata molto dagli intenditori.
                  Titolo azzeccato per questa raccolta di
                  poesie che in oltre settanta poesie ven-
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