Page 18 - Aprile-2022
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Vita Ciociara
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                 Segue dalla pagina precedente


       particolare norrena, attribuendo all'Arcangelo Michele
       le medesime virtù a suo tempo attribuite ad Odino,
       dio germanico della guerra e protettore degli eroi e
       dei guerrieri; tant'è vero, che il re longobardo Cuni-
       berto nel VII secolo fece dipingere l'effigie di San Mi-
       chele Arcangelo sulla bandiera longobarda. La
       chiesa attuale è stata sicuramente ricostruita nel
       1700 dalle fondamenta nel medesimo luogo ove esi-
       steva un'altra chiesa (sempre dedicata a San Michele
       Arcangelo) a cui v'era annesso un romitorio. Que-
       st'ultima e più antica chiesa di cui si fa cenno nelle
       "decime triennali" del 1308-1310, a sua volta venne
       molto probabilmente edificata sui resti di un tempio
       pagano. Tale ipotesi è suffragata dal ritrovamento in
       loco negli anni '50 del secolo scorso di alcune mo-
       nete romane. In particolare fu rinvenuto un denario
       foderato dell'antichissima famiglia patrizia Gens
       Fabia coniata da C. Fabius nel 108 a. C., e un triente
       risalente all'epoca della riduzione sestantaria, ( circa
       268 a. C.). Potrebbe essere valida l'ipotesi che l'an-
       tica chiesa dedicata a San Michele Arcangelo fosse
       tenuta dai Padri Celestini. Infatti nelle adiacenze della
       chiesa sono state rinvenute delle tombe antichissime
       e a poca distanza dalla stessa, addossati ad una          FOTO n°7: La tipica bandiera longobarda con l'effigie
       rupe a picco, si osservano i ruderi di un antico ceno-    di San Michele Arcangelo
       bio tenuto molto verosimilmente dai Padri Celestini.
       La chiesa attuale, come abbiamo già accennato, fu        tutta evidenza, visto il suo buono stato di conserva-
       edificata nel 1700 a cura e  spese del sacerdote Giu-    zione, potrebbe essere stato ritoccato successiva-
       seppe Clary in modo da poter far partecipare i nu-       mente. Le cerimonie religiose nella chiesa di San
       merosissimi pastori stanziali, che dimoravano nel        Michele Arcangelo cominciarono a ridursi notevol-
       circondario, alla santa Messa nei giorni festivi. Suc-   mente nel corso dei decenni, finché fino agli anni '30
       cessivamente la chiesa passò di proprietà dalla fa-      del secolo scorso si celebrava la messa solenne una
       miglia signorile dei Clary alla famiglia Marra di Sora,   sola volta all'anno il 29 settembre in occasione della
       ed infine nel 1830 fu ceduta al messo del Regno Bor-     ricorrenza dell'apparizione di San Michele sul Gar-
       bonico, ricco possidente residente a Campoli, Anto-      gano.  Durante l'assedio alla Linea Gustav (durante
       nio Passarelli. Quest'ultimo la fece restaurare e fece   il secondo conflitto mondiale) da parte degli anglo-
       issare sulla sommità della chiesa una campanella         americani e nel periodo immediatamente successivo
       sulla quale c'era scritto: "Michael Arcangelus de-       allo sfondamento del fronte, la chiesa divenne l'unico
       fende nos in proelio ut non pereamus in tre-             punto di riferimento spirituale per numerosissimi
       mendo iudicio. Pascalis Orlandi sumpti potius            campolesi e sfollati provenienti dalla Valle di Comino,
       Antonii Passarelli huius campanae et ecclesiae           nonché per diversi soldati in rotta (indiani e afgani in
       patronus exudebat ad 1830". Sembra che l'antico          particolare) che transitarono nella zona al fine di evi-
       affresco di autore ignoto ritrattante San Michele Ar-    tare di essere catturati dai soldati tedeschi.
       cangelo, situato sopra l'altare, risalga proprio al-
       l'epoca del restauro del Passarelli, anche se, con                         luigi.delpreposto@vitaciociara.it


       FONTE: Le chiese di Campoli Appennino; autore Pasquale Mastroianni;
       Gli affascinanti e sconosciuti particolari delle chiese di Campoli Appennino, autori: Bruno Conflitti
       e Berardino Serapiglia.
       Foto dal n°1 al n° 5; autore GILBERTO POMPILIO.
       Foto dal n°6 al n°7;   foto tratte dal web.
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