Page 6 - Marzo-2021
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Vita Ciociara
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       Lanifici e cartiere della Valle del Liri



                                                                          di  Fernando Riccardi















































                  Un tempo neanche troppo lon-       grosse dimensioni, 57 medio-pic-  correnza delle similari aziende
                  tano Sora, Isola Liri, Carnello e  cole e un numero imprecisato di  del nord, sulle quali si riversano
                  Arpino godevano di una prospe-     aziende a conduzione familiare.  tutti i favori del nuovo governo
                  rità economica molto difficile da  Ecco perché, nel 1850, giunse a  unitario, l’una dopo l’altra, chiu-
                  immaginare. Una relazione sullo  contare 12.699 abitanti, quasi  sero i battenti. “Nel Comune di
                  “spirito pubblico”, stilata dalle au-  duemila in più (10.845) di Ca-  Arpino fiorivano un ventennio ad-
                  torità di pubblica sicurezza nel-  serta, capoluogo di Terra di La-  dietro molte fabbriche di panni ed
                  l’estate del 1856, parla di uno  voro. E i prodotti sfornati erano di  in esse erano occupate circa cin-
                  stato di “agiatezza quasi gene-    eccellente qualità: basti pensare  quemila operai del luogo. Ma non
                  rale” mentre “la miseria non do-   al “panno rubio”, la stoffa utiliz-  basta. Era sorta in quasi tutte le
                  mina più che nelle contrade più  zata per confezionare i pantaloni  famiglie una industria di ramo
                  lontane dai centri dell’operosità  dell’esercito borbonico (Lanificio  sussidiario, la quale consisteva
                  commerciale e industriale”. Lani-  Zino) oppure la carta sul quale  nella cardatura e filatura della
                  fici e cartiere: da qui derivava  veniva stampato il “Daily Tele-    lana, lana che poi veniva venduta
                  l’agiatezza di cui sopra. Quel  graph” di Londra (Cartiera del Fi-   alle fabbriche di panni. E’ ovvio
                  quadrilatero, non a caso, era  breno). Improvvisamente, però,  dire che le condizioni finanziarie
                  considerato la Manchester del  nel 1860, tutto si arrestò e l’agia-  di Arpino erano allora floridissime
                  Regno di Napoli o, se volete, la  tezza lasciò il posto alla miseria.  e la classe operaia in ispecie go-
                  Brianza del meridione. Nella sola  Non si può certo dire che l’unità  deva un benessere fino a quel
                  Valle del Liri lavoravano ben 12  d’Italia per Sora, Isola Liri e din-  tempo insperato. Ma vennero dei
                  mila operai, il 25% dell’intera  torni sia stata un affare. Le fab-  giorni funesti... Gli stabilimenti lo-
                  forza lavoro del settore indu-     briche della media Valle del Liri,  cali, a poco a poco, vennero
                  striale e manifatturiero regnicolo.  private dello scudo protezioni-  chiusi, ed i numerosi operai rima-
                  Ad Arpino c’erano 25 fabbriche di  stico e stritolate dalla impari con-  sero sul lastrico, senza speranze
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