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11- Vita Ciociara - Febbraio 2018
Stracotto di pecora
Gli abitanti delle nostre valli hanno molto parche, lo stracotto e la gri- sale q.b. In cucina secondo la tradizione ciociara
sempre avuto una vocazione conta- gliata di pecora erano tra i pochi ec-
dina non disgiunta, però, da una ri- cessi che i nostri lontani antenati si Preparazione
levante attività pastorizia. concedevano: quasi fossero stravizi. Tagliare la carne a pezzi non piccoli
Questa è sempre stata importantis- Oggi, le stesse offerte sono consi- come per lo spezzatino.
sima nell’economia della città, tant’è derate leccornie da veri intenditori. Approntare una capace pentola con
che era ben protetta dalle autorità E’ un piatto che richiede tempo, pa- acqua che deve coprire tutta la
municipali, che avevano ben pre- zienza ed attenzione: ma il risultato carne: far bollire per almeno
sente la rilevanza economica dell’at- finale ripaga! un’oretta, schiumando spesso per
tività e l’importanza della stessa ai Qui di seguito per il palato dei nostri eliminare i grassi che si perdono.
fini del soddisfacimento alimentare. lettori riportiamo la ricetta con gli in- In un altro idoneo tegame versare
In una pregevolissima ricerca del gredienti per sei persone: l’olio e fare soffritto con le cipolle tri-
dott. Rosa sugli Statuti comunali di kg 2 di coscio o, meglio ancora, di tate, il sedano spezzettato, il pepe-
Sora nel medio evo si sottolinea l’at- lombata di pecora; roncino ed il prezzemolo. Quando la
tenzione che era riservata alle due peperoncini tritati; cipolla comincia ad imbiondire, ver-
greggi, tanto che i pastori potevano, due cipolle tritate; sare questo soffritto nella pentola
sul far della sera, ricoverarle all’in- tre coste di sedano, private dei loro contenente la carne di pecora e con-
terno della mura cittadine per pre- filamenti; tinuare la cottura su fiamma dolce,
servarle da eventuali ladrerie. prezzemolo tritato; aggiustando di sale.
Poiché le abitudini alimentari erano g 120 di olio extravergine; La carne va cotta per almeno un
paio d’ore e, comunque,
sin quando non si stacca
facilmente dall’osso. At-
tenzione a non tar ritirare
troppo la salsa; nel caso
aggiungere un poco d’ac-
qua. (Ho l’acquolina in
bocca al solo pensiero di
zitoni spezzati conditi con
la salsa di questa prepa-
razione!)
Servire caldissimo.
Gino Catenacci
(Da “Fantasie gastronomiche sorane”
Edizione a cura
dell’Ass. Politiche
Culturali del comune di Sora)