Page 3 - Ottobre-2021
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Vita Ciociara pagina 3
L’Editoriale
di Massimo De Santis
di Massimo De Santis
Non ha importanza se siamo in autunno, per la cultura è primavera!
E’ stato tutto fermo nei cassetti. C’è stato qualche azzardo ma i risultati sono stati in-
soddisfacenti. Parlo dell’approccio alle attività culturali che più di tutte hanno subito una
débacle incredibile in questi affannosi mesi di prigionia forzata. La paura, lo smarri-
mento, l’incertezza e l’attesa. Le cose sono andate esattamente così.
L’attesa per rincominciare il percorso smarrito, deviato, abbandonato, sospeso. E’ dun-
que terminata quest’attesa ribelle che ci ha cambiato il modo di vivere e di vedere le
cose? Sembra di sì. Segnali benauguranti arrivano un po'; da tutte le direzioni e l’in-
teresse per la cultura si è ridestato e ripristinato forse con maggior impeto di prima.
Tutto pieno nei saloni, nelle sale, nelle salette, nelle piazze, nei vicoli, dove si fa cultura,
si aprono mostre, si presentano libri (tanti), dibattiti, conferenze, riunioni. Un esempio
su tutti l’assalto al Salone di Torino dove c’è stata una vera invasione di visitatori ed un
boom di vendite che hanno fatto registrare un aumento record di oltre l’ottanta per cento.
C’è bisogno di leggere, di apprendere, di capire. E cosa di meglio di un buon libro può
soddisfare quella voglia di sapere che è uno degli scopi principali della nostra esistenza?
Gli autori più gettonati registrano un tutto esaurito ai loro incontri con il pubblico dove
spiegano, insegnano, sviluppano teorie, interrogano, discutono sulle loro opere e sui
motivi che li hanno portati a scrivere, a confrontarsi con i lettori. Ed il ritrovato pubblico
applaude, soddisfatto, acquista il prezioso cimelio (il libro) e torna a casa felice. Che la
felicità sia anche leggere un buon libro forse non è scontato per tutti, ma una volta letto
perché si tiene gelosamente conservato nella biblioteca di casa senza avere il corag-
gio di sbarazzarsene o addirittura prestarlo (mai!)? Personalmente, i libri che ho letto li
ho sottolineati tutti, nelle parti più importanti, così da averne un possesso del tutto per-
sonale ed esclusivo fino… alla mia morte! Che c’è quest’aria nuova di cultura lo ab-
biamo potuto constatare di persona nel mese di settembre quando, in
una manifestazione all’aperto, il Premio Internazionale di Letteratura Città di Arce, in una
piazza con duecento posti disponibili, per le norme sanitarie, ben otto ore prima ave-
vamo il tutto esaurito e non abbiamo potuto esaudire tutte le richieste di partecipazione.
Poi per il maltempo si è svolta al chiuso senza pubblico. Gli organizzatori sono rimasti
sorpresi per l’enorme interesse suscitato da un appuntamento letterario, laddove si pen-
sava che la letteratura non avrebbe mai attirato sì tanta gente.
In ultimo, ma non meno importante, il sold-out al Teatro alla Scala per la Prima del 7 di-
cembre. I biglietti per il Macbeth di Giuseppe Verdi, diretto da Riccardo Chailly, con la
regia di Davide Livermore, sono andati esauriti in poche ore.
Ecco, è questa la situazione esatta dove ci troviamo in questo momento: le coordinate
sono Cultura+Cultura+Cultura.
massimo.desantis@vitaciociara.it