Page 30 - Marzo-2021
P. 30

Vita Ciociara
       pagina 30


                                             sarai stanco, potrai sederti sulla terra
                 Continua dalla              e aspettare. Tre pezzi sono già pronti,  Cosa ti spinge ad amare questa
               pagina precedente             e sono ansioso di farli ascoltare: uno  professione così delicata – di mu-
                                             interamente parlato, un resoconto di  sicista e di docente?
       Definisci il tuo ultimo lavoro, “For-  trent’anni della mia vita – “Naima”,  Adoro l’idea di possibile che vedo
       mica” (N.d.A. 2019): si percepisce    gioco di lettere nella parola anima ma  negli occhi degli allievi. Un possibile
       un intimismo piuttosto indie, lon-    anche un nome arabo. A livello emo-    che spero di rendere potenzialmente
       tano dalla forma folk/pop delle pro-  tivo, credo sia il brano più potente che  ‘più possibile’ riportandoli a terra, a
       duzioni precedenti…                   abbia mai scritto. Seguono “La mia  volte: alla loro età non ho avuto mae-
       Mi piace definirlo un dirottamento in-  preghiera” e “Vele stanche”, un pezzo  stri che mi guidassero, e non vorrei
       credibile. Ha in parte riabbracciato lo   rock/indie dall’arrangiamento davvero  saperli dentro un meccanismo pure
       stile tastieristico/ambient della mia for-  interessante, con inserti di musica  commerciale che in qualche modo li
       mazione, e ne sono particolarmente    concreta. A “Vele stanche” ho lavo-    ammazza. Lavorare con loro significa
       fiero. È una produzione che sento ma-  rato per cinque anni, riuscendo a con-  accogliere la loro emotività: questo ho
       tura, ma anche difficile – pone quasi   densare in quattro minuti tutta la  ricevuto dalla musica. E poi il live. Il
       uno scoglio. “Formica” è il secondo   polisemia della mia identità musicale;  live acustico, non i concerti. Mi manca
       singolo di quello che sarà il mio pros-  ed è il culmine, il cardine concettuale  il contatto fisico con le persone attra-
       simo disco, per il quale ho tracciato un   di “Marinaio di terra”, una preghiera a  verso la musica, vederle in faccia:
       percorso netto, senza ammiccamenti    Dio anch’esso archetipo, luce e soffio  così il suono diventa comunicazione
       alla musica leggera: spetta all’ascol-  dei venti. Spero di pubblicarli in pri-  e linguaggio, uno scambio; la musica
       tatore la scelta di seguirlo o meno. È   mavera, come rinascita, dopo questo  da palcoscenico è egocentrica. Al-
       stata una provocazione: “Chiedi       periodo così difficile.                l’elevazione del palco, al cantante-
       scusa al tempo”, che l’ha preceduta di                                       guru, preferisco lo stare alla pari,
       due anni, aveva nel ritornello tutte le   “Semplici parole in un complesso  suonare per strada.
       potenzialità caratteristiche del singolo;   di stelle” è la tua prima silloge poe-
       “Formica” è un esperimento da anni in   tica, uscita nel 2018: da dove arriva  Che consiglio daresti ad un tuo al-
       cantiere, l’unione di più arti: l’idea   l’idea di questo progetto?          lievo?
       della canzone, del testo, si com-     L’idea nasce sostanzialmente dall’in-  Non è facile rispondere. Con l’età che
       prende soltanto in relazione all’intero   contro con una pittrice: lesse le poesie  ho, ho perso di spontaneità nelle ri-
       prodotto – qualcosa di onirico, una   che avevo scritto da quando avevo  sposte; so del peso delle parole. Si-
       sensazione; spezza i legami con la    quindici anni e mi spinse a realizzarne  curamente di non aver paura di
       tradizione del cantastorie, che amo in-  una raccolta organica. Nonostante il  sbagliare, perché errore è esso
       vece ricreare nella dimensione del    mio iniziale scetticismo, con la pubbli-  stesso errare, perciò camminare, per-
       live. È un punto di arrivo, la metamor-  cazione del libro ho ricevuto feedback  dersi; e nel perdersi si trovano vie che
       fosi: la mia parte inconscia finalmente   bellissimi, inaspettati; sono riuscito a  non immaginiamo. E di non seguire
       a fuoco con me stesso.                creare un ponte con i miei brani: le  modelli stereotipati, a cui non sen-
                                             canzoni hanno assunto una veste di-    tiamo di vibrare internamente. La
       Quando     possiamo      aspettarci   versa grazie alle poesie, e viceversa.  grande ricerca che consiglio ad un al-
       l’uscita del nuovo album?             Di qui il progetto “Musica, poesia e ra-  lievo, prima della musica, è capire
       Uscirà sicuramente entro quest’anno.   dici”, in tournée la scorsa estate: una  quelle cose che lo rendono vivo, che
       Anche perché credo sia ora di chiu-   conferenza-teatro nella quale inter-   lo mettono in vibrazione: quelle di-
       dere. È un lavoro molto spirituale, un   pretavo da un lato la razionalità dal-  ventano la musica, il linguaggio che
       vero e proprio viaggio. Si intitola “Ma-  l’altro la fantasia; seduto al centro l’Io,  usi. Bisogna sempre chiedersi quale
       rinaio di terra”. Rappresenta l’apoteosi   che giudicava quale delle due avesse  sia l’intento dietro a ciò che si fa:
       dei due archetipi per me essenziali, il   ragione, cercando al contempo di  quindi non perdere mai l’intento,
       mare e la terra: il mare come arche-  metterle insieme. La poesia ha rap-    senza timore di sbagliare, di essere
       tipo del possibile, del non vedere mai   presentato senz’altro il rilancio della  giudicati; fare, perché non si potrebbe
       cosa c’è dall’altra parte, cosa succede   musica: la poesia stessa, in fondo, è  fare altrimenti. Questa è l’arte.
       al di sotto – è un archetipo potente.   musica; è ritmo. Il quadro che la pit-
       “Marinaio di terra” è un album che    trice realizzò per la copertina, ancora  E c’è futuro, per l’arte?
       spinge però alla stasi, non a partire.   oggi, esercita su di me un fascino in-  Se l’arte è reale come linguaggio del-
       “Formica”, infatti, è il sogno di chi non   spiegabile; il titolo deriva da una ri-  l’uomo, non può sparire. In forme di-
       ha ancora compiuto la metamorfosi –   flessione sulla parola complesso, che  verse, finché l’uomo ci sarà, per l’arte
       «forse cadrai dall’ultimo piano»: se   nell’etimologia si riferisce a qualcosa  ci sarà futuro.
       riuscirai a cadere compirai la meta-  di complicato ma al tempo stesso al-
       morfosi; e per compierla dovrai pas-  l’abbraccio: ogni parola è semplice-      alessia.lombardi@vitaciociara.it
       sare attraverso il delirio. E il delirio si   mente una parola; ma dietro
       trova sotto le correnti. Ma quando    nasconde un complesso di desideri.
   25   26   27   28   29   30   31   32   33   34   35