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Vita Ciociara pagina 31
(qualcuno si è portato persino il bar- puto rinnovarsi. E’ stata dunque In- fatto. Così è stato in tutti e due i casi.
biere personale in albergo!) o a mo- ghilterra- Italia la finale più inattesa e Fortuna? Conosco un sacco di per-
strare i loro orribili tatuaggi. Hanno meno pronosticata. Persino chi pen- sone che stanno davanti ad una
giocato pensando solo a loro stessi, sava che l’Italia sarebbe potuta arri- palla di vetro aspettando che qual-
a come incrementare la loro popola- vare in finale lo diceva a mezze cosa succeda affinché la loro vita
rità, a come curare la loro immagine labbra. Eccoci dunque a Wembley cambi in meglio ma personalmente
con un egoismo tale da accaparrarsi ed eccoci subito sotto di un gol. Una preferisco essere, di persona, al
l’invidia (e non solo) dei compagni, coordinata alla Hitchcock che non posto giusto nel momento giusto.
quegli stessi con i quali avrebbero stava né in cielo né in terra. I tifosi in- Come Mancini, come gli azzurri,
dovuto condividere l’ultimo passag- glesi già pregustavano la goleada, il come l’Italia. Abbiamo vissuto mo-
gio per andare in gol sicuri. Ecco per- tifo ubriaco infuria così violento sin menti di pura commozione che ci
ché poi ci siamo ritrovati dentro ad dai primi minuti che sembrava tutto hanno fatto quasi dimenticare il cal-
una finale che non poteva assoluta- crollare. Poi c’è stato il secondo cio giocato: la presenza di Spinaz-
mente non essere la nostra. Molti tempo. I giocatori inglesi sono caduti zola con le stampelle, il tenero
avrebbero preferito la Danimarca in nella ragnatela intessuta dagli az- abbraccio di Mancini e Vialli, le tante
finale: una squadra rivelazione ha zurri e per loro non c’è stato scampo. lacrime di gioia sul viso dei nostri gio-
sempre dei limiti! Ma se uno diventa In un crescendo musicale, gli azzurri catori (non dovevano essere risa
campione d’Europa o del Mondo si- hanno infine agguantato l’agognato sguaiate o urla?), la presenza del no-
gnifica che nessun’altra squadra può pareggio e la musica è cambiata. stro irreprensibile presidente Matta-
batterlo, quindi Danimarca o Inghil- Saltiamo per ovvi motivi i supple- rella, ed infine, dopo i pianti per aver
terra era la stessa cosa, anzi, battere mentari, ancora sinfonia italiana, ed superato l’ultimo centimetro, il gusto
gli ostici inglesi nel loro stadio, nella eccoci arrivati ancora una volta ai ri- di sfoggiare il miglior sorriso intorno
loro terra, davanti al loro pubblico di gori. Avevo ed ho una mia teoria ad una coppa così tanto lontana
scatenati è di sicuro più appagante circa le qualità di Donnarumma: mi- quanto ora vicina e nostra, da ag-
ed eclatante, una vera goduria. E’ nimo un rigore lo avrebbe parato o, giungere ai magnifici trofei conqui-
anche vero, col senno di poi, che l’In- perlomeno, lo avrebbe dovuto pa- stati con il sudore, con la fatica, con
ghilterra non aveva entusiasmato nel rare. Così, a senso, conoscendo la il cuore.
suo percorso verso la finale, persino storia milanista del portierone ita-
con la partita contro una Germania, liano. Qualcuno degli avversari lo massimo.desantis@vitaciociara.it
forte sulla carta, ma che non ha sa- avrebbe buttato fuori ed il gioco era