Page 31 - LuglioAgosto-2021
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Vita Ciociara                                                 pagina  31



        (qualcuno si è portato persino il bar-  puto rinnovarsi. E’ stata dunque In-  fatto. Così è stato in tutti e due i casi.
        biere personale in albergo!) o a mo-  ghilterra- Italia la finale più inattesa e  Fortuna? Conosco un sacco di per-
        strare i loro orribili tatuaggi. Hanno  meno pronosticata. Persino chi pen-  sone che stanno davanti ad una
        giocato pensando solo a loro stessi,  sava che l’Italia sarebbe potuta arri-  palla di vetro aspettando che qual-
        a come incrementare la loro popola-  vare in finale lo diceva a mezze  cosa succeda affinché la loro vita
        rità, a come curare la loro immagine  labbra. Eccoci dunque a Wembley  cambi in meglio ma personalmente
        con un egoismo tale da accaparrarsi  ed eccoci subito sotto di un gol. Una  preferisco essere, di persona, al
        l’invidia (e non solo) dei compagni,  coordinata alla Hitchcock che non  posto giusto nel momento giusto.
        quegli stessi con i quali avrebbero  stava né in cielo né in terra. I tifosi in-  Come Mancini, come gli azzurri,
        dovuto condividere l’ultimo passag-  glesi già pregustavano la goleada, il  come l’Italia. Abbiamo vissuto mo-
        gio per andare in gol sicuri. Ecco per-  tifo ubriaco infuria così violento sin  menti di pura commozione che ci
        ché poi ci siamo ritrovati dentro ad  dai primi minuti che sembrava tutto  hanno fatto quasi dimenticare il cal-
        una finale che non poteva assoluta-  crollare. Poi c’è stato il secondo  cio giocato: la presenza di Spinaz-
        mente non essere la nostra. Molti  tempo. I giocatori inglesi sono caduti  zola con le stampelle, il tenero
        avrebbero preferito la Danimarca in  nella ragnatela intessuta dagli az-   abbraccio di Mancini e Vialli, le tante
        finale: una squadra rivelazione ha  zurri e per loro non c’è stato scampo.  lacrime di gioia sul viso dei nostri gio-
        sempre dei limiti! Ma se uno diventa  In un crescendo musicale, gli azzurri  catori (non dovevano essere risa
        campione d’Europa o del Mondo si-    hanno infine agguantato l’agognato  sguaiate o urla?), la presenza del no-
        gnifica che nessun’altra squadra può  pareggio e la musica è cambiata.  stro irreprensibile presidente Matta-
        batterlo, quindi Danimarca o Inghil-  Saltiamo per ovvi motivi i supple-   rella, ed infine, dopo i pianti per aver
        terra era la stessa cosa, anzi, battere  mentari, ancora sinfonia italiana, ed  superato l’ultimo centimetro, il gusto
        gli ostici inglesi nel loro stadio, nella  eccoci arrivati ancora una volta ai ri-  di sfoggiare il miglior sorriso intorno
        loro terra, davanti al loro pubblico di  gori. Avevo ed ho una mia teoria  ad una coppa così tanto lontana
        scatenati è di sicuro più appagante  circa le qualità di Donnarumma: mi-   quanto ora vicina e nostra, da ag-
        ed eclatante, una vera goduria. E’  nimo un rigore lo avrebbe parato o,  giungere ai magnifici trofei conqui-
        anche vero, col senno di poi, che l’In-  perlomeno, lo avrebbe dovuto pa-  stati con il sudore, con la fatica, con
        ghilterra non aveva entusiasmato nel  rare. Così, a senso, conoscendo la  il cuore.
        suo percorso verso la finale, persino  storia milanista del portierone ita-
        con la partita contro una Germania,  liano. Qualcuno degli avversari lo  massimo.desantis@vitaciociara.it
        forte sulla carta, ma che non ha sa-  avrebbe buttato fuori ed il gioco era
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