Page 11 - LuglioAgosto-2021
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Vita Ciociara                                                 pagina  11



        fulse alla grande fu nella ricostru-  splendore? In pochi, anzi, in po-   preso il volo: sono stati, infatti, do-
        zione dell’abbazia di Montecassino  chissimi continuano imperterriti a  losamente asportati per andare ad
        ridotta in un ammasso informe di  “mazzolare” i duri massi di pietra  abbellire qualche lussuosa villa del
        polvere e di macerie dall’inutile e  che un tempo si recuperavano con  comprensorio. Al loro posto non si
        devastante bombardamento alleato  immane fatica nel vallone di Forca  è fatto altro che gettare un’anonima
        del 15 febbraio 1944. Per ben 11  d’Acero. Ormai gli scalpellini di San  colata di cemento che va a detur-
        anni essi lavorarono con alacre im-  Donato, proprio come le cose rare,  pare uno scenario naturale d’in-
        pegno sulla vetta del monte che so-  sono diventati una specie in via  comparabile bellezza. E così il
        vrasta Cassino. E fu anche per  d’estinzione. Ad onor del vero ini-       “misfatto” è stato perpetrato e di-
        merito loro se il millenario mona-   ziano a sparire anche i loro capola-  venta arduo cercare di porvi rime-
        stero, per tanti secoli luce inesauri-  vori che conservano un valore  dio. Anche perché chi plasmava
        bile di storia, di spiritualità e di  immenso non soltanto dal punto di  quelle opere d’arte ormai non esiste
        cultura, proprio come l’araba fenice,  vista artistico ma, anche e soprat-  più o quasi. Di qui a breve, se non si
        poté risorgere dalle sue ceneri e ri-  tutto, storico. Come quei blocchi  farà qualcosa, degli antichi scalpel-
        mettersi in piedi più bello e più im-  squadrati di pietra bruna, finemente  lini di San Donato non rimarrà che
        ponente di prima. Per non parlare,  lavorati, che fino a pochi anni fa fa-  un ricordo pallido e indistinto. Oc-
        poi, dei tanti altri posti, vicini e lon-  cevano da copertura ai parapetti co-  corre agire, dunque, e anche in
        tani, dove gli scalpellini sandonatesi  steggianti la sinuosa strada che,  fretta se non si vuole perdere per
        hanno lasciato tracce della loro ine-  seguendo il corso pietroso del fiume  sempre un’arte sopraffina che non
        guagliabile maestria: Roma, Città  Melfa, congiunge Roccasecca a  conosce eguali né, tanto meno, imi-
        del Vaticano, Francia, Germania,  Casalvieri, mettendo in comunica-       tazioni di sorta.
        Stati Uniti, a dimostrazione che  zione diretta la valle del Liri con
        l’arte, quella vera, quella con la ‘A’  quella di Comino. Oggi quei preziosi
        maiuscola, non conosce confini. Ma  reperti, risalenti alla seconda metà  fernando.riccardi@vitaciociara.it
        cosa è rimasto, oggi, di cotanto  dell’Ottocento, hanno in gran parte
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