Page 22 - Settembre-2021
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Vita Ciociara
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             Racconto breve    -Seconda parte-


                                                                    a cura di Rosalba Di Vona

             Un profilo per tre



       Ora il temporale si era allontanato.  meglio. Brutta razza gli uomini,  divano letto, avrebbe seguito il no-
       Si alzò, scostò la tenda e guardò  ma cosa cavolo stava pensando,  tiziario che di lì a poco sarebbe
       fuori. Era buio pesto, solo attra-    stava diventando forse scema?         andato in onda in tv.
       verso i lampioni riusciva a vedere  Sul lungo Tevere, avevano anche  L’ultima goccia di tisana prima di
       una fitta pioggerella che scendeva  sognato di  costruire un futuro in-     tornare a dare l’ultimo sguardo al
       leggera come le lacrime che ave-      sieme lì, proprio a Roma.             computer, era più forte di lei, do-
       vano  sostituito il pianto  dirom-    Aprì ancora FB per vedere se  veva vedere. Suonarono alla
       pente di prima.                       Alessandro avesse risposto al suo  porta. Come al solito immagino
       Dov’era? Perché non rispondeva  messaggio. Aprì la posta elettro-           che alla vicina mancasse qual-
       al suo messaggio, eppure lo  nica. Nulla, silenzio assoluto. Il te- cosa o avesse qualcosa da rac-
       aveva visualizzato? Perché non  lefono non squillava. L’orgoglio, le  contarle. Controvoglia si alzò,
       telefonava? Perché negli ultimi  aveva impedito persino di man-             decisa a dirle che aveva un forte
       giorni era diventato tanto miste-     dargli un SMS sul cellulare  mal di testa e che voleva riposare.
       rioso? Perché si era innamorata di  «Basta, basta, vado a letto». Si di- Sullo zerbino un borsone nero,
       una persona che abitava tanto  resse verso l’angolo cottura del  non capiva, si affacciò meglio sul-
       lontano?                              suo piccolo bilocale, avrebbe pre-    l’uscio e dietro una riseca del
       Pensava troppo e sperava troppo,  parato  una tisana. Non aveva vo-         muro spuntò un fascio di rose
       doveva cancellarlo dalla mente.  glia di cenare. Lo stomaco era  rosse. Alessandro bagnato come
       Forse lo avrebbe anche cancel-        chiuso, la tristezza infinita. Con la  un pulcino le si fece avanti e le
       lato da Facebook, sarebbe stato  tazza in mano si diresse verso il  disse: «C’è posto anche per me
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