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Vita Ciociara                                                                             pagina 3

L’Editoriale                                             di Massimo De Santis

                                                                    di Massimo De Santis

Sarà tutto diverso.                                      cotizzati di fronte a questo problema apparente-
Avverto un senso di vertigine. Sembra che que-           mente insormontabile. Si fanno spallucce
sto coronavirus faccia da spartiacque tra un             quando succede un disastro, ci si rinchiude in un
mondo che era ed uno che sarà. Non è pessimi-            silenzio intelligibile, si cerca un colpevole a tutti i
smo di facciata o così tanto per dire, ma l’evol-        costi, mai presupponendo che anche noi ab-
versi delle cose sta prendendo una piega                 biamo la nostra buona dose di colpa. Una meta-
inaspettata, soprattutto per coloro che non hanno        fora che sento spesso ripetere in tali occasioni è
tempo o voglia di riflettere. La tecnologia sta          quella che addita la colpa agli “altri”, come se
prendendo il sopravvento sull’essere umano e             quegli altri non fossimo noi. Assistiamo inermi
quello che una volta era appannaggio delle ideo-         allo scioglimento dei ghiacciai, alla devastazione
logie politiche – accompagnare l’esistenza dei           di immense risorse floreali, all’inquinamento dei
cittadini dalla nascita fino alla morte – oggi sem-      fiumi, dei mari, alla formazione di isole di plastica
bra essere il cruccio di coloro che attraverso i         negli oceani e continuiamo, imperterriti, a fare
nuovi mezzi di comunicazione pretendono di               uso ed abuso di quelle sostanze che ci rovinano
fare. Ci riusciranno? Lo sapranno ben presto i           la vita. Incoscienza collettiva? L’immagine più al-
nostri pronipoti! Fatto sta che siamo sempre più         larmante di questo periodo di pandemia, è quella
controllati e tutte le nostre idee, tutti i nostri pen-  di vedere gli animali liberi nelle strade, nelle città,
sieri, tutti i nostri segreti, sono appannaggio di       nei paesi, e gli uomini rinchiusi dentro le case
coloro che detengono il comando dei mezzi di             storditi da un torpore esistenziale senza prece-
comunicazione: sempre più necessari e sempre             denti. Ecco, ci sono moltissime notizie di cui
più obbligati da usare per poterci muovere in            avrei potuto tener conto in questo mio conversa-
qualsiasi direzione. In tutte le cose ci sono i pro      rio, forse più attinenti alle umane attività, come
e i contro, anzi, rispolverando il vecchio detto         lo sport, la politica, la cultura etc. ma preferisco
“non sempre tutti i mali vengono per nuocere”, è         non chiudere gli occhi davanti a questi nuovi
possibile che ci sia qualcosa di positivo anche in       eventi che ci rivoluzioneranno la vita nei prossimi
questo. Cosa nascerà dalla morte della “Pri-             anni e, spero, in positivo (troveremo qualcuno
vacy”? Il mondo interconnesso è il nuovo scena-          che risolverà il problema?) La speranza è che un
rio al quale dovremo abituarci e cambierà tutte le       vento illuminato soffi forte su tutta l’umanità ed il
nostre abitudini. Ma sembra che questo tecnolo-          cambiamento sia indolore. Altresì spero che la
gico non sia il solo grande cambiamento in atto          mia voce non sia indifferente ed ognuno di noi si
ai nostri giorni: un altro spettro inquietante è la      senta responsabile per la sua parte in questo
questione ambientale. Non per fare retorica, del-        gioco fatale che è la nostra vita.
l’argomento se ne è parlato e se ne parla fin
troppo, ma gli esseri umani sembrano come nar-                          massimo.desantis@vitaciociara.it
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