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4 - Vita Ciociara - Febbraio 2018
11 febbraio 1929:
Italia e Santa Sede firmano
i Patti Lateranensi
Avvenne questo mese... Nell’anniversario dell’apparizione di Per l’Italia firma Benito Mussolini, per la Città del Vaticano. Il potere
Nostra Signora di Lourdes (11 febbraio Santa Sede il segretario di Stato cardi- della Chiesa, già ricono-
1858), a mezzogiorno nella Sala dei nale Pietro Gasparri. sciuto sovrano dalle legge
Papi del palazzo di San Giovanni in La- Anziché Palazzo Chigi o il Vaticano è delle Guarentigie, diviene
terano sono stati firmati gli accordi fra stato scelto il Palazzo del Laterano. così anche territoriale. La
La Santa Sede e lo Stato italiano che «Una zona neutra a fianco della Basi- Santa Sede riconoscere
«risolvono ed eliminano la Questione lica-madre della cristianità». La legge così la “questione romana”
romana». Si tratta di un Trattato politico, delle Guarentigie ha concesso il pa- sorta nel 1870 con l’annes-
di una Convenzione finanziaria e di un lazzo, sede del vescovo di Roma, in sione di Roma al Regno
Concordato che tra l’altro istituiscono la usufrutto della Santa Sede (1871). d’Italia sotto la dinastia Sa-
Città del Vaticano, rimborsano la I Patti lateranensi si compongono di tre voia.
Chiesa, riconoscono effetto civile al ma- documenti distinti. Il primo è un trattato Dal canto suo l’Italia ricono-
trimonio religioso e impongono l’inse- di diritto internazionale composto da 27 sce alla Santa Sede la piena
gnamento della religione nelle scuole. articoli che fonda un nuovo stato, la proprietà e la esclusiva e as-
soluta potestà e giurisdi-
zione sovrana sul Vaticano,
creandosi per tal modo la
Città del Vaticano, piazza di
San Pietro, pur facendo
parte della Città del Vati-
cano, continuerà ad essere
normalmente aperta al pub-
blico e soggetta ai poteri di
polizia delle autorità italiane;
le quali si arresteranno ai
piedi della scalinata della
Basilica.
Quando la Santa Sede, in
vista di particolari funzioni,
credesse di sottrarre tempo-
raneamente la piazza di San
Pietro al libero transito del
pubblico, le autorità italiane,
a meno che non fossero in-
vitate dall’autorità compe-
tente a rimanere, si
ritireranno al di là delle linee
esterne del colonnato berni-
niano e del loro prolunga-
mento».
I reati contro la persona del
Papa commessi nel territorio
italiano sono equiparati a
quelli contro la persona del
re. L’Italia, considerando
sacra e inviolabile la per-
sona del Sommo Pontefice,
dichiara punibili l’attentato
contro di Essa e la provoca-
zione a commetterlo con le
stesse pene stabilite per l’at-
tentato e la provocazione a
commetterlo contro la per-
sona del Re.