La scienza da tenere d’occhio nel 2020

Nel 2020 si assisterà a una vera e propria invasione di Marte poiché diversi veicoli spaziali, tra cui tre lander, si dirigeranno verso il pianeta rosso. La NASA lancerà il suo rover Mars 2020, che metterà da parte campioni di roccia che verranno riportati sulla Terra in una missione futura e porterà anche un piccolo drone-elicottero separabile. La Cina invierà su Marte il suo primo lander, Huoxing-1, che dispiegherà un piccolo rover. Se saranno risolti i problemi con il paracadute di atterraggio, un lanciatore russo porterà sul pianeta un rover dell’Agenzia spaziale europea (ESA). E gli Emirati Arabi Uniti invieranno un orbiter, nella prima missione su Marte di un paese arabo. Più vicino a casa, la Cina ha in programma di inviare sulla Luna la missione di recupero dei campioni Chang’e-5. E in altre parti del sistema solare, la missione giapponese Hayabusa 2 dovrebbe riportare sulla Terra campioni dell’asteroide Ryugu, mentre OSIRIS-REx della NASA “assaggerà” un pezzo dell’asteroide Bennu. Dopo il successo mediatico ottenuto nel 2019 dalla sua immagine di un buco nero supermassiccio al centro della galassia Messier 87, la collaborazione Event Horizon Telescope prevede di pubblicare nuovi risultati, questa volta sul buco nero al centro della Via Lattea, che potrebbero includere altre immagini e forse anche un video del gas che turbina attorno al colossale Sagittarius A. Nel corso dell’anno, la missione Gaia dell’ESA aggiornerà la sua mappa 3D della Via Lattea, che ha cambiato notevolmente il modo in cui gli scienziati comprendono la struttura e l’evoluzione della Galassia. E gli astronomi che si occupano di onde gravitazionali sveleranno le scoperte riguardanti le collisioni cosmiche osservate nel 2019 che hanno creato increspature nello spazio-tempo, tra cui molte fusioni di buchi neri e anche collisioni mai viste prima tra un buco nero e una stella.

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