
A seguito di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone ed
espletata in modo encomiabile dalla Compagnia Carabinieri di Alatri, sono state emesse dal GIP di
Frosinone misure cautelari personali nei confronti di quattro persone con contestuale sottoposizione
degli stessi alla misura degli arresti domiciliari per i reati di spaccio di sostanze stupefacenti.
Attività di spaccio gestita da un uomo ed una donna conviventi che vendevano “cocaina”, e dal
figlio della donna che vendeva in un’abitazione vicina a quella della madre, stupefacente tipo
“hashish e marijuana”.
Gli indagati gestivano lo spaccio di stupefacenti presso le loro rispettive abitazioni, concordando
telefonicamente e telematicamente gli incontri con gli acquirenti e utilizzando un linguaggio
criptico per riferirsi alla quantità di sostanza desiderata, indicandone le dosi in “spicchi” (da qui il
nome dell’operazione). La platea di assuntori era abbastanza ampia, provenienti da Alatri,
Frosinone, Veroli, Collepardo ed altri comuni limitrofi.
Gli indagati si approvvigionavano dello stupefacente da vari fonti site in Alatri, Frosinone,
Fiuggi e Sora, ma in particolare, durante i mesi di lockdown, lo stupefacente veniva consegnato agli
stessi da un loro parente abitante in Ceprano che, approfittando della sua attività di venditore
ambulante di prodotti caseari – e, per tale ragione, autorizzato a muoversi liberamente anche nelle
c.d. zone rosse a cui era sottoposta la provincia nel periodo monitorato – utilizzava un furgone
adibito alla vendita di latticini come copertura per la consegna dello stupefacente, cercando di
eludere, con questo stratagemma, il controllo delle forze dell’ordine. Lo stesso cedeva altresì
sostanza stupefacente, di tipo cocaina e hashish, ai vari acquirenti con i quali concordava, appunto,
delle consegne di “mozzarelle” e “formaggi”.
Si evidenzia la pericolosità delinquenziale degli indagati (estrema spregiudicatezza dimostrata,
costante dedizione all’attività delittuosa, accertata tossicodipendenza, attrazione verso la possibilità
di facili guadagni) accertata anche dalle risultanze investigative che hanno dimostrato come i
prevenuti siano legati al traffico di sostanze stupefacenti tanto da diventare la loro principale fonte
di sostentamento, determinando così notevole allarme sociale per la sistematicità degli spacci a
numerosi consumatori, anche di età minore.
Gli operanti riuscivano anche a giungere, in più occasioni, al sequestro della sostanza
stupefacente illegalmente commerciata. Complessivamente, sono stati sequestrati gr. 184,43 di
hashish, gr. 5,670 di marijuana e gr. 9,35 di cocaina, unitamente a materiale di confezionamento e
denaro provento dello spaccio.

Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.