Servizio coordinato del Compagnia CC. di Pontecorvo con brillanti risultati

  • Nel pomeriggio del 14 scorso  in Aquino, i Carabinieri della locale Stazione, deferivano in stato di libertà un 44enne di Pontecorvo (già gravato da vicende penali per reati contro la persona) poiché resosi responsabile di “porto di armi ed oggetti atti ad offendere”. Nello specifico, il  personale operante, interveniva  nel centro del comune di Esperia, ove era stata segnalata una rissa, identificava soltanto il  prevenuto, che veniva trovato in possesso di un pugnale dalle dimensioni complessive di circa 32 centimetri. L’arma veniva sottoposta a sequestro. 
  •   Ieri, 15 giugno, in  Pastena,  i Carabinieri della Stazione di Ceprano, deferivano in stato di libertà un 22enne di Castro dei Volsci (incensurato), poiché resosi responsabile di “guida in stato di ebrezza”. In particolare, l’uomo, coinvolto in un sinistro stradale nel predetto comune, veniva sottoposto al test dell’etilometro  risultando positivo con un tasso alcolemico pari a tre volte il limite consentito. Nei confronti del prevenuto si procedeva altresì al ritiro della patente di guida.
  • Ieri 15 giugno,  in Ausonia,  i Carabinieri della locale Stazione, deferivano in stato di libertà due persone, un 29enne (già gravato da vicende penali per reati contro il patrimonio) ed un 37enne (già gravato da vicende penali per reati contro il patrimonio e la persona), entrambi di Napoli, poiché resisi responsabili di “truffa in concorso”. Le verifiche svolte dai militari operanti, scaturite dalla querela sporta da una 28enne di Castelnuovo Parano, consentivano di accertare che la stessa, dopo essere stata contattata  telefonicamente da un sedicente assicuratore, il quale le offriva la stipula di un contratto assicurativo ad un prezzo estremamente vantaggioso per la sua autovettura, effettuava il pagamento, tramite bonifico bancario, di euro 300 senza però ottenere la copertura assicurativa. Ulteriori accertamenti permettevano di appurare che i prevenuti erano rispettivamente intestatari dell’utenza telefonica e del conto corrente bancario utilizzati per la truffa.

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