
“Io non ero in servizio quel giorno. Io in caserma non c’ero“. Con queste parole, lapidarie e decise, Franco Mottola, l’ex comandante della stazione dei carabinieri di Arce indagato per l’omicidio di Serena Mollicone, ha risposto in esclusiva al microfono dell’inviata di Quarto Grado, Chiara Ingrosso. Per la prima volta dopo diciassette anni l’uomo ha rotto il silenzio. Un’apparizione fugace, durata meno di un minuto. Mottola non ha voluto aggiungere altro. Non ha risposto alle altre domande. Si è allontanato rapidamente con la sua macchina portando via con se, ancora una volta, dubbi e contraddizioni.
Nella serata di giovedì a Frosinone, presso il comando provinciale dei Carabinieri, si è tenuto un vertice voluto dal comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Fabio Cagnazzo e che ha visto la presenza di tutti coloro che ormai da anni stanno indagando sul delitto di Serena Mollicone. Una sorta di punto della situazione necessario anche alla luce di un altro importante fatto emerso nei giorni scorsi e che potrebbe dare ancor più sostanza ad quadro probatorio.
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