
Con il passar delle ore, sale il numero delle vittime dell’hotel Rigopiano. I Vigili del fuoco hanno recuperato all’interno dell’hotel Rigopiano un corpo senza vita, non ancora identificato, di sesso femminile. Si lavora senza sosta: “Lavoreremo ininterrottamente fino a che non avremo recuperato tutti”, ha detto il direttore dell’ufficio emergenze del Dipartimento della Protezione civile, Titti Postiglione, parlando dalla Dicomac di Rieti. “In campo – ha aggiunto – ci sono più di 200 uomini che stanno lavorando senza risparmiarsi”.
Quindici i corpi recuperati dai resti dell’hotel Rigopiano e attualmente all’obitorio dell’ospedale di Pescara. A questi si aggiungono le cinque salme già restituite alle famiglie, per un totale di 20, sulle 24 vittime estratte dalle macerie. Sono in corso gli accertamenti medico legali e le procedure di identificazione; poi la delicata fase della comunicazione ai familiari e del riconoscimento. I corpi recuperati nelle ultime ore o in corso di recupero dovrebbero arrivare in giornata in obitorio.
Gabriele D’Angelo è morto assiderato sotto la valanga che ha travolto l’hotel Rigopiano: lo ha stabilito l’autopsia a cui è stato sottoposto, secondo quanto riferisce il medico legale di parte Domenico Angelucci. “Non ci sono segni di traumi né di asfissia come emorragie congiuntivali – spiega il medico -. Secondo noi se fosse stato soccorso entro due ore probabilmente poteva essere salvato”, riferisce il medico.
Casi di esclusivo schiacciamento, con morti istantanee, e per altri concorrenza di cause, tra quali ipotermia e asfissia. Sono questi, fin qui, i motivi delle morti delle sei persone sottoposte ad autopsia: ha confermato il pm. Finora sono state effettuate 6 autopsie e altre 6 sono in programma.
In mattinata c’è stata un’informativa nell’aula di Palazzo Madama del premier Paolo Gentiloni: ” Siamo orgogliosi dei soccorritori, è stato fatto ogni possibile sforzo”
Con il passar delle ore, sale il numero delle vittime dell’hotel Rigopiano. I Vigili del fuoco hanno recuperato all’interno dell’hotel Rigopiano un corpo senza vita, non ancora identificato, di sesso femminile. Si lavora senza sosta: “Lavoreremo ininterrottamente fino a che non avremo recuperato tutti”, ha detto il direttore dell’ufficio emergenze del Dipartimento della Protezione civile, Titti Postiglione, parlando dalla Dicomac di Rieti. “In campo – ha aggiunto – ci sono più di 200 uomini che stanno lavorando senza risparmiarsi”.
Quindici i corpi recuperati dai resti dell’hotel Rigopiano e attualmente all’obitorio dell’ospedale di Pescara. A questi si aggiungono le cinque salme già restituite alle famiglie, per un totale di 20, sulle 24 vittime estratte dalle macerie. Sono in corso gli accertamenti medico legali e le procedure di identificazione; poi la delicata fase della comunicazione ai familiari e del riconoscimento. I corpi recuperati nelle ultime ore o in corso di recupero dovrebbero arrivare in giornata in obitorio.
Gabriele D’Angelo è morto assiderato sotto la valanga che ha travolto l’hotel Rigopiano: lo ha stabilito l’autopsia a cui è stato sottoposto, secondo quanto riferisce il medico legale di parte Domenico Angelucci. “Non ci sono segni di traumi né di asfissia come emorragie congiuntivali – spiega il medico -. Secondo noi se fosse stato soccorso entro due ore probabilmente poteva essere salvato”, riferisce il medico.
Casi di esclusivo schiacciamento, con morti istantanee, e per altri concorrenza di cause, tra quali ipotermia e asfissia. Sono questi, fin qui, i motivi delle morti delle sei persone sottoposte ad autopsia: ha confermato il pm. Finora sono state effettuate 6 autopsie e altre 6 sono in programma.
In mattinata c’è stata un’informativa nell’aula di Palazzo Madama del premier Paolo Gentiloni: ‘Siamo orgogliosi dei soccorritori, è stato fatto ogni sforzo possibile‘.
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