
Autonomia elettrica infinita con il “Battery Swap”
L’italiana Picchio SpA ha messo a punto un sistema di sostituzione rapida del pacco batterie esaurito in meno di due minuti, grazie a una stazione automatizzata semplificata a un prezzo accessibile e un servizio car sharing innovativo
Incubo autonomia addio. Per le auto elettriche potrebbe essere arrivata la svolta decisiva: si chiama “Battery Swap”, ovvero sostituzione della batteria scarica con una carica. Semplice. Veloce. Ci hanno provato in tanti prima della Picchio. E si è dimostrata una sfida meno facile di quello che sembra. Lo scoglio principale da superare sono i costi di realizzazione della piattaforma di scambio. E si sa, per far sì che una nuova tecnologia sia utilizzata in massa è necessario che il prezzo di mercato sia accettabile. Così, dopo vari tentativi, più o meno riusciti, l’azienda di Teramo è arrivata a una soluzione economicamente sostenibile che potrebbe rivoluzionare definitivamente la mobilità urbana, con delle stazioni di sostituzione batterie automatizzate che impiegano circa due minuti per il “rifornimento”, e un progetto di car-sharing 100% elettrico abbinato che potrebbe dare filo da torcere a concorrenti illustri.
Ma vediamo come ci sono arrivati. Il progetto inizia qualche anno fa, “Era il 2008, dopo venti anni di produzione di auto da corsa i matematici dell’Università di Camerino ci chiesero di progettare una citycar elettrica – raccontano dalla Picchio – Tale richiesta era fuori standard, eravamo abituati a trattare con i cavalli (purosangue) a benzina e progettare una piccola auto ci sembrava un affronto al nostro know-how. Ma il cliente, che evidentemente ci conosceva meglio di noi, ha insistito fino allo sfinimento ed abbiamo accettato”.
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