
James bond alle prese con il futuro
Sparatorie, inseguimenti, donne, Martini. Da mezzo secolo l’agente 007 salva il mondo dai cattivi. Un mito del cinema che non tramonta mentre cresce l’attesa per il nuovo film, la nuova avventura. Parla il protagonista Daniel Craig: “Che fatica interpretarlo, è sempre in conflitto con quello che fa”
HA girato uno dei film più faticosi che si possano immaginare, adesso la promozione del film (in Italia sarà nelle sale il 5 novembre) in tutto il mondo. Ma Daniel Craig appare sereno, energico. Più che aver fatto un’altra puntata della saga di James Bond, sembra che questo 47enne si sia preso una lunga vacanza. Tutto ciò tradisce una sensazione di nuova libertà. È tranquillo perché ha interpretato quel ruolo per l’ultima volta? Del resto, se c’è una cosa che non gli è mai piaciuta, è doversi calare nei panni di 007. Come è cambiato James Bond dopo l’ultimo film, “Skyfall”? “Non so se sia cambiato molto. Nei quattro film che ho girato, che forse sono diversi da quelli del passato, il personaggio ha subìto un’evoluzione continua. Casino Royale ha portato naturalmente a Quantum of solace che ha portato a Skyfall che ha portato a Spectre . Ho portato avanti la storia. Non ho idea se cambierà. A me, in ogni caso, pareva la cosa giusta da fare. È invecchiato, forse è più lento rispetto al passato, ma in un certo senso è cambiato proprio come doveva, come io stesso sono cambiato”.
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