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Vita Ciociara pagina 15
tale scopo alcuni punti di raccolta:
il capannone del Banco delle
Opere di Carità ad Atina, il Centro
Servizi Caritas (ex Poa) a Sora,
l'Istituto Sacro Cuore a Ponte-
corvo, la parrocchia S. Antonio a
Cassino. Sono stati raccolti pro-
dotti per l’igiene, coperte, cibo in
scatola, biancheria intima, alimenti
per infanzia, pannolini assorbenti.
Una goccia nel mare di dolore e
desolazione delle popolazioni col-
pite dal sisma, ma anche un modo
concreto per essere presenti al
dramma di tantissime famiglie
smembrate e allo stremo.
Anche la Chiesa italiana non è ri-
masta indifferente: la Conferenza
Episcopale Italiana ha immediata-
mente deciso un primo stanzia-
mento di 500mila euro dai fondi
otto per mille, che i cittadini desti-
nano alla Chiesa cattolica, come
prima forma di aiuto alle vittime del
violento terremoto.
Lo stanziamento della Conferenza
Episcopale Italiana sta aiutando a
far fronte alle prime necessità. Ca-
ritas Italiana, impegnata da anni
nei due Paesi, è in costante con-
tatto con le Caritas locali e la rete
internazionale per offrire aiuto e
sostegno. Due operatori sono par-
titi per Istanbul per affiancare Ca-
ritas Turchia nella gestione
dell’emergenza, considerata la
complessità e la dimensione della
crisi. colpito da prima del terremoto, con monitorare i bisogni e organizzare
Il direttore, don Marco Pagniello, programmi di assistenza umanita- gli aiuti nelle città di Aleppo, Latta-
fa appello a “un’attenzione soli- ria, sanitaria e riabilitazione eco- kia, Hama e Tartous.
dale da parte di tutti verso aree del nomica. Un’area particolarmente Per quanti non avessero potuto
mondo già segnate da conflitti di- complessa che accoglieva già contribuire direttamente alle inizia-
menticati e da povertà estrema”. molti sfollati di una guerra che ha tive diocesane è possibile soste-
In Turchia la Caritas, in coordina- ancora focolai di conflitto. nere la raccolta promossa dalla
mento con le autorità locali, sta ac- L’assistenza ai moltissimi sfollati e Caritas diocesana per questa
cogliendo gli sfollati in luoghi sicuri ai feriti è ora la sfida principale. emergenza, utilizzando l’Iban:
all’aperto. Ha già distribuito co- “Servono prima di tutto cure medi- IT84T030 6909606100000130177
perte e pasti caldi per le persone che per i feriti, alloggi di emer- specificando nella causale “Terre-
sfollate a Iskenderun. Presso l’epi- genza, cibo, acqua potabile e moto Turchia/Siria 2023”.
scopio sono stati messi a disposi- generi di prima necessità”, di- L’appello è rivolto alle persone sin-
zione spazi all’aperto che al chiara il direttore di Caritas Siria, gole, alle famiglie, alle Associa-
momento restano i più sicuri. Riad Sargi. zioni e ai Comuni del nostro
In Siria, la Caritas locale era già È stato attivato tutto lo staff che territorio.
attiva in gran parte del territorio sta valutando la situazione per