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Nel Nel silenzio della polvere… madre
Culla spezzata tra macerie e fumo,
dove il vento sussurra nomi perduti,
una madre giace, gli occhi socchiusi,
tra le braccia i suoi figli, per sempre taciuti.
Li aveva stretti con amore infinito,
tra sirene e cenere, cercava un domani,
ma il cielo è crollato in un lampo crudele,
strappando la vita dalle sue mani.
Il cuore del mondo si veste di lutto,
la terra sussulta, la pace si spegne,
e in quel ritorno, freddo e tardivo,
c’è solo silenzio che tutto trattiene.
Chi guarda in quegli occhi ormai vuoti di
pianto
vede la guerra che non ha pietà,
vede una madre che amava, che sognava,
e un mondo che, cieco, ancora non sa.
Riposate ora, anime pure,
nel grembo dell’eterno trovate calore,
ché oltre l’orrore, oltre il dolore,
resta il ricordo, resta l’amore.
Maria Giuseppina Bianchi
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