La commemorazione del 4 novembre

Festeggiamo oggi, 4 novembre, coloro che hanno forgiato un Popolo e costruito una Nazione con sacrifici e coraggio sulle cime innevate, sulle Doline riarse, nelle trincee insanguinate.


Una serie di ostracismi che si definiscono da soli ci ci hanno impedito gli anni scorsi di onorare con il giusto rilievo quanti hanno ben meritato per la Patria, tuttavia, noi per i quali è geloso il loro ricordo vogliamo esprimere il nostro sentire perché un fatto contingente non sia l’inizio della rimozione della memoria di tali eventi.
La commemorazione del 4 novembre ha un valore costitutivo, ci ricorda la Vittoria conseguita attraverso immense sofferenze, nei sacrifici condivisi aver trovato il cemento che dei diversi ha fatto un popolo, aver forgiato quelle Forze Armate e quelle Forze dell’Ordine che oggi si festeggiano come presidio di libertà e di uguaglianza di tutti i cittadini.
Questa senza ombra di smentita è la festa di tutti gli italiani divenuti un solo popolo una sola Nazione. Oltre al ricordo dei caduti e onorare le FF.AA. deve spingerci a interrogarci sull’attualità del significato di essere Italiani, come allora quando tutto sembrava perso, il Paese trovò una nuova unità tra uomini delle trincee e civili che stimolò nuove energie e con orgoglio fino al sacrificio supremo ci portò alla vittoria. Mutati i riferimenti con quello spirito dovremmo affrontare le attuali contongenze.
La commemorazione del 4 novembre, non può non essere l’occasione per riflettere sul senso della guerra, sempre ingiusta, sempre dolorosa, sempre crudele, sempre disumana ma a volte inevitabile. Una risposta forte ci viene dalla Carta Costituzionale “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli”. Ripudiare la guerra vuol dire vincere l’egoismo umano, vuol dire lotta all’ignoranza di chi crede solo nel potere e al disimpegno civico.
La pace e la libertà sono valori che vanno consolidati tutti i giorni ovunque si veneri l’amore per la vita, per la democrazia, rispetto per gli altri, aiuto per i più deboli.
Ma ricordiamo nulla si fa cancellando il passato, non disperdiamo la lezione della storia. Il rispetto per gli altri, la democrazia, la salvaguardia dei diritti umani sono valori non negoziabili, il dialogo, il confronto sono gli strumenti per costruire un ordine internazionale basato sulle pari dignità dei popoli.
Le FF.AA. Italiane e le Forze dell’Ordine operano per riaffermare questi principi a tutti i livelli, a loro rivolgiamo la nostra riconoscenza, la nostra stima e la nostra considerazione, a loro che realizzano il dettame costituzionale del cittadino soldato.

Rodolfo Damiani – Tratto da Vita Ciociara novembre 2020

Il numero di Ottobre di Vita Ciociara online

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