La carta si produce fai-da-te in azienda riciclando quella da buttare

Brunello Cucinelli adotta il sistema PaperLab di Epson per il riutilizzo della carta da macero, senza fare ricorso ad acqua

La carta costa sempre di più? Allora le aziende se la fanno in casa, usando – e qui viene il bello dal lato ambientale – materiali di riciclo, ovvero utilizzando i propri scarti. Ad aprire la strada è Brunello Cucinelli.

Il brand italiano di moda ha dato fiducia al PaperLab, una imponente sistema della Epson nel cui ventre la carta destinata al macero viene digerita, rielaborata ed espulsa come nuova.

Una magia? Non proprio. PaperLab si basa sulla tecnologia Dry Fiber di Epson, che le permette di produrre fino a 720 fogli A4 o 360 fogli A3 all’ora. Interessante notare che questa produzione di carta non richiede il ricorso ad alcuna materia prima liquida. Ovvero è una lavorazione a secco che evita l’uso di acqua. Tutto ruota attorno alla Dry Fiber Technology.

Epson fa un calcolo a proposito assicurando che il sistema permette di evitare la cosiddetta tazza d’acqua necessaria per produrre il classico foglio A4.

L’installazione, le cui dimensioni non sono banali – la larghezza raggiunge quasi i 3 metri, per 1.43di profondità e 2 di altezza -, dunque non richiederebbe neppure collegamenti a tubature. E si parla anche di basso ricorso a energia elettrica anche se non deve essere semplice trasformare la carta da riciclare in lunghe e sottili fibre cotonose che poi escono se correttamente aggiunte a leganti, coloranti e addirittura profumi personalizzati alla bisogna.

L’aspetto ambientale è sicuramente piaciuto al management di Cucinelli. Ma pare che non sia stato l’unico.

Il PaperLab consentirebbe di distruggere i documenti cartacei contenenti informazioni sensibili direttamente in ufficio, senza i rischi associati all’esternalizzazione del servizio. Bozzetti o documenti top secret rimangono in casa e si rigenerano pronti per svolgere nuove funzioni.

Alla richiesta dei costi Epson glissa. Ma mette in chiaro che è possibile optare per il modello “as-a-service”, ovvero un contratto della durata di sette anni che comprende una valorizzazione mensile o trimestrale del prodotto hardware e aggiunge i servizi di assenza tecnica, nonché i materiali di consumo che sono necessari per la rigenerazione della carta.

Un sistema che non si incontra tutti i giorni, tant’è che l’installazione in Brunello Cucinelli è la prima in Europa. Ma Riccardo Scalambra, sales manager It reseller di Epson Italia fa notare che il settore delle utilities e quello bancario stanno chiedendo sempre più soluzioni sostenibili e non più solo di business.

FONTE: Il Sole 24ore

Il numero di Dicembre di Vita Ciociara online

Lascia il primo commento

Lascia un commento