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14 - Vita Ciociara - Gennaio 2018
La tradizionale uccisione del maiale
In cucina secondo la tradizione ciociara Negli anni andati l’uccisione del raccolto fresco, con religiosa at- tenzione acchè nemmeno una
maiale costituiva un rito da assol- goccia ne vada sprecato, e rigi-
vere per tutta la famiglia e per i vi- rato in continuazione perchè non
cini; essa rappresentava forse, la rassodi.
purtificazione delle nostre brutture Con l’aggiunta di un pizzico di
e dalle nostre cattiverie; forse si zucchero, di un ombra di vaniglia
pensava che con gli ultimi stra- e di una nuvoletta di cioccolato
zianti rantoli della povera bestia amaro grattugiato, si passa in
andassero via anche tutte le no- acqua bollente. Qui avviene il mi-
stre impurità!. Come si sul dire racolo: la linfa vitale del povero
che tutti i Salmi, poi, finiscono in animale che ha smesso di subire
gloria, anche questo rito finiva in i Norti insulti, metamorfosica-
gloria con pantagrueliche man- mente assurge a vette di goduria
giate e bevute. che non avremmo mai saputo im-
Vogliamo qui di seguito riportare maginare.
alcune ricette a base Se poi la sposiamo con l’umilis-
di carne di maiale, cominciando sima cipolla (soffritti insieme in
con il “sanguinaccio” padella) ecco che le leggi si sov-
Il sangue del maiale deve essere vertono, perchè due elementi di
non nobilii origini, si trasformano
in gioia dei sensi.
G.C.